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Per la Regione sono numerose le famiglie con cinque o più figli a carico. Il bonus da mille euro l'anno è prorogato ma non spetta più a chi ha soltanto quattro figli. Quando sono cambiati i parametri le associazioni sono insorte e hanno perfino effettuato un sit in a Roma.
Oggi la protesta si sposta nel cuore della Sardegna dove il problema, storicamente, è sentito.
«Soltanto che oggi anche qui il concetto di famiglia numerosa è cambiato moltissimo, ma sembra che la Regione non se ne sia accorta» dice Cristina Sedda, sindaco di Ovodda e assistente sociale nel Comune di Sorgono. I dati d'altronde parlano chiaro.
ENTROTERRA Nei paesi della Barbagia e del Mandrolisai, da Desulo a Sorgono, sono diverse le famiglie con quattro figli, ma pochissime quelle con cinque. Se Meana Sardo conta 14 nuclei familiari con quattro ragazzi e nessuno con cinque i dati variano solo leggermente e la situazione non cambia a Sorgono e a Ovodda, dove si contano in entrambi i paesi rispettivamente nove famiglie con 4 figli e solo una con cinque.
A Fonni sono 17 le famiglie che hanno 4 figli a carico contro le due che ne hanno invece 5. «In un periodo storico dove le scuole si chiudono perché non ci sono bambini - dice il sindaco di Belvì Rinaldo Arangino - la Regione, invece di abbassare i parametri per poter accedere al finanziamento, ha pensato di fare l'esatto contrario. Per una famiglia che ha i ragazzi che studiano all'Università la notizia dell'aumento delle tasse e l'esclusione dal bonus previsto per i nuclei numerosi è una vera e propria mannaia».
SARDEGNA Nell'isola 2157 famiglie hanno 4 figli a carico, mentre quelle che hanno dai 5 figli in su sono 610. «È palese - dice Salvatora Mulas, assessore ai Servizi sociali di Fonni - che si è tenuto conto solo del risparmio di risorse che ne risulta escludendo l'insieme più numeroso. Sarebbe, invece, stato opportuno rivedere le politiche andando a pesare le reali condizioni socio economiche in cui versano le famiglie».
Sul provvedimento della Regione è amarissimo anche il commento di Gigi Littarru, sindaco di Desulo: «Ormai non sanno più dove tagliare e colpiscono i più deboli. Lo hanno fatto tagliando i fondi alle scuole di musica e ora fanno altrettanto con il bonus famiglia».