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“Taglia e rinasci” è il titolo del flash mob svoltosi ieri a Nuoro, nella sede centrale del Liceo Asproni, L’idea è nata da alunni e insegnanti a supporto delle proteste delle donne iraniane.
La finalità non era solo quella di sensibilizzare gli alunni ad una conoscenza dei fatti e al loro approfondimento, ma anche di sostenere tutte le donne che rischiano la vita per rivendicare i diritti negati e la libertà. Il lavoro all’interno delle classi interessate è partito dalla ricerca e dall’analisi della condizione femminile, soffermandosi sul presente, ma anche sul passato, e realizzando delle immagini creative, che verranno esposte per l’occasione.
Nella giornata di ieri una studentessa, con indosso Su Munchadore o Muchadore del costume sardo, dopo aver letto un passo tratto dal testo di Shirin Ebadi, “Finché non saremo liberi”, sul balcone della Presidenza, ha tolto simbolicamente il velo dal capo e insieme ai partecipanti, vestiti di nero, è stato riproposto il taglio di una ciocca di capelli al grido delle parole “Donna, vita e libertà” nelle varie lingue.
Ieri, in occasione del flash mob del Liceo Asproni, è intervenuta anche Chiara Gatti, Direttrice del M-A-N, che ha presentato l’iniziativa “Una ciocca per la libertà”, in ricordo di Mahsa Amini una ragazza iraniana di ventidue anni arrestata dalla polizia religiosa per non aver indossato in maniera corretta il velo. La notizia della sua morte, avvenuta lo scorso 16 settembre a Tehran, ha fatto il giro del mondo, scatenando indignazione e violente proteste. Una ciocca per la libertà è un segno tangibile di solidarietà alle donne iraniane, una manifestazione pacifica contro le violenze subite dalla popolazione dell’Iran da oltre un mese.
L’iniziativa, promossa dal MAN – Museo d’Arte della Provincia di Nuoro in collaborazione con FIDAPA (Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari), prevede la raccolta di ciocche di capelli di chiunque voglia dare un segno simbolico di vicinanza alle donne iraniane e avrà sullo sfondo l’immagine dell’artista iraniana Mobina Nouri dal titolo They kill us in your silence: uno schizzo di dolore e al contempo di speranza che proviene da chi la lotta per la libertà la vive in prima persona. La presentazione dell’iniziativa e il primo taglio simbolico si sono tenuti il 21 ottobre scorso al MAN.
Ieri è stata la volta degli alunni dell’Asproni che, insieme alle volontarie FIDAPA hanno continuato la raccolta delle ciocche che saranno simbolicamente consegnate nelle prossime settimane all’ambasciata dell’Iran a Roma.