“Ho votato si per disciplina di partito ma sono per il no”, questo è in sintesi quanto dicono la maggior parte dei parlamentari sardi, sardi?, che come delle marionette sono stati comandati a distanza dai loro partiti i quali per effimeri scopi elettorali avevano deciso di sacrificare la democrazia e trasformare il parlamento in chierichetti scelti nelle sacrestie dei partiti”.

Lo rimarca, in una nota, il leader di Sardigna Natzione Indipendentzia, Bustianu Cumpostu, che aggiunge: “Veri e propri coccodrilli i parlamentari sardi, onorevoli coccodrilli, tutti pentiti ma ubbidienti. Votando si hanno anche ammesso di essere inutili e non meritevoli della prebenda che ricevono e dunque da ridurre di numero perché tanto non servono a nulla. Hanno chiesto loro di fare karakiri e l’hanno fatto, come nelle peggiori sete religiose, hanno dimostrato di contare quanto contano le lampadine del tabellone luminoso che dà conto del loro voto”. 

“Di Maio, un niente che si crede console, passa sotto l’arco di trionfo e canta vittoria – aggiunge Cumpostu -. Ne ha ragione perché è riuscito a mettere nel sacco anche i politici navigati della sinistra finta e della sinistra pretesa”. 

“Da adesso – sottolinea – i parlamentari avranno un unico obiettivo, durare 5 anni per godersi i privilegi di oggi e quelli di domani. Molti di loro sanno che non verranno rieletti e voteranno anche per il diavolo, per conservare la poltrona. Salvini e Meloni, confusi dal loro delirio antidemocratico, stanno abbaiando al vento da mesi chiedendo elezioni anticipate e poi fornisco la colla ai parlamentari per incollarsi alle poltrone, ieri hanno dimostrato di non capirne niente di politica”.

“Per la Sardegna – questa la denuncia di Cumpostu –  è stata una ulteriore umiliazione, si è avuta la conferma che nessuno la rappresenta in parlamento. Tutti gli eletti rappresentano unicamente i loro partiti ed ad essi ubbidiscono e unicamente di essi curano gli interessi. 

“Fatti i conti non cambierà molto – conclude –, la Sardegna non aveva e non avrà parlamentari sardi ma la democratzia è un valore universale e noi la difenderemo ovunque venga violata”.