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"Sono vicino a tutte le attività che in questo momento sono chiuse per Covid, viviamo alla giornata. Ormai è ogni settimana che si devono rischiare o affrontare chiusure, sono grosse perdite, le cose da pagare sono tante e soprattutto col nuovo anno ci sono stati molti aumenti".
Esordisce così ai microfoni di Sardegna Live Aldo Cau, titolare di un noto ristorante-pizzeria in centro a Iglesias. Il capoluogo del Sulcis, nelle ultime settimane, ha visto drammaticamente chiudere per Covid uno dopo l’altro tanti, troppi locali di ristorazione: o perché è risultato positivo qualcuno dello staff, o perché si ha avuto un contatto a rischio. Fatto sta che queste chiusure, seppur brevi, aggiungono danni a quelli che già i ristoratori hanno dovuto subire da ormai due anni a questa parte, tra lockdown nazionali, quarantene e, non ultima, la paura delle persone di prendere il virus, con le conseguenti uscite a pranzo o a cena fuori praticamente azzerate.
"Anche se io non ho dovuto chiudere, le persone che escono sono veramente poche, siamo in inverno, ma è soprattutto la paura del contagio e delle restrizioni che spinge la gente ad uscire il meno possibile, lavoriamo poco noi e anche l’economia che ruota attorno ai locali, come i fornitori, i dipendenti, i musicisti, gli animatori, sta morendo. Si tratta di sopravvivenza ormai, fare impresa è diventato sempre più difficile".
E conclude: "Stiamo rispettando tutte le norme di sicurezza e investendo per far sì che il rischio sia zero, ma purtroppo questa variante sembra sfuggire ad ogni attenzione. Speriamo si sistemino le cose, per tutti".