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"Destinare i trenta milioni di euro che la Giunta ha stanziato nella Finanziaria per acquisire una ininfluente partecipazione azionaria nella futuribile società di gestione unica degli aeroporti sardi, capitanata dal fondo di investimento privato F2I, per abbattere la tassa comunale addizionale d’imbarco, è la risposta che la Sardegna attende per scongiurare il rischio che l’Isola resti senza i collegamenti low cost". Così Antonio Moro (Psd'Az) e Marco Tedde (Fi) in un comunicato congiunto in merito alla situazione di allarme creatasi in Sardegna in seguito alle recenti dichiarazioni di Ryanair in merito a una possibile riduzione dei voli da e per la Sardegna.
"Ribadiamo quanto già espresso nei mesi scorsi - spiegano il presidente sardista e l'esponente forzista -, prima cioè delle dichiarazioni del direttore commerciale di Ryanair che preannuncia una riduzione dei voli da e per gli aeroporti sardi, sull’urgenza di interventi efficaci e tempestivi da parte della Regione, perché sia evitato il taglio dei collegamenti aerei tra la Sardegna e il Continente e il preannunciato ridimensionamento dello scalo di Alghero".
"All’inerzia sull’avvio del bando per gli aiuti diretti ai vettori per l’abbattimento dei costi aeroportuali (misura introdotta e finanziata con il via libera dell’Ue nella passata Legislatura) si aggiunge in queste ore un incomprensibile atteggiamento dilatorio da parte della Regione sarda che, a fronte delle prese di posizione persino di Assaeroporti e Anci al livello nazionale che auspicano una riduzione della babele delle tasse aeroportuali, invoca valutazioni circa gli eventuali benefici attesi nell’Isola dalla cancellazione della tassa”.
"I benefici per l’intera Isola - aggiungono Moro e Tedde - sono noti e certificati: due milioni in più di passeggeri l’anno, solo dal vettore leader del trasporto europeo, Ryanair. A cui si aggiungono le maggiori entrate derivanti dagli introiti Iva e dal fatturato del comparto dei servizi e della ricettività turistica. Così come dimostrano gli incrementi di traffico nelle Regioni (Friuli, Abruzzo e Calabria) che già hanno investito nell’azzeramento del balzello da 6.50 euro che niente lascia ai Comuni (nonostante il nome) e tutto porta nelle casse dell’Inps, a sostegno delle gestioni previdenziali".
"La misura sarebbe inoltre di straordinaria valenza strategica per il futuro dello scalo algherese che oggi appare alle compagnie aeree (è sufficiente ricordare le ragioni dell’addio di Aeroitalia a Fertilia) come proporzionalmente “troppo costoso” rispetto ai volumi di traffico, per effetto proprio degli alti costi aeroportuali".
LOW COST NEL 2024
Nel 2024, il traffico aereo in Sardegna ha registrato un significativo incremento, con un aumento del 14% nell'offerta di posti rispetto all'anno precedente. Gli aeroporti di Alghero e Olbia hanno offerto oltre 5,8 milioni di posti durante la stagione estiva, con 149 collegamenti operati da 40 compagnie aeree, di cui 100 internazionali e 49 domestici.
In particolare, l'aeroporto Costa Smeralda di Olbia ha potuto contare sull'ingresso di Ryanair, che ha introdotto dieci nuovi collegamenti, ampliando ulteriormente l'offerta di voli low cost.
Per quanto riguarda i dati specifici sul traffico low cost, l'aeroporto di Cagliari-Elmas ha registrato un record storico di 5.161.212 passeggeri nel 2024, con un incremento del 6,3% rispetto all'anno precedente. Questi dati evidenziano una crescita significativa del traffico aereo in Sardegna nel 2024, con un aumento dell'offerta di voli low cost che ha contribuito a rendere l'isola più accessibile sia per i residenti che per i turisti.
LA POSIZIONE DI RYANAIR
Il direttore commerciale di Ryanair, Jason McGuinness, ha avvertito però che, se la Regione Sardegna non abolirà la tassa addizionale municipale, la compagnia potrebbe ridurre significativamente i collegamenti con l'isola a partire dal prossimo autunno, fino a considerare la cancellazione totale dei voli da e per Alghero.
La compagnia irlandese ha presentato un piano di investimenti che prevede, in caso di abolizione della tassa, un aumento di oltre 2 milioni di passeggeri all'anno (+50% di crescita), l'introduzione di 4 nuovi aeromobili Boeing 737 (per un investimento di 400 milioni di dollari), l'apertura di una nuova base nel nord della Sardegna e la creazione di oltre 900 nuovi posti di lavoro locali.