Ancora fibrillazioni all’interno della maggioranza di centrodestra. La convocazione della seduta della Prima commissione (Autonomia) del Consiglio regionale è stata ritirata appena due ore dopo dallo stesso vice presidente Diego Loi (Progressisti) che l'aveva promossa. Ufficialmente è slittata a data da destinarsi, le motivazioni non scritte nel comunicato di rinvio parlano di sopraggiunti impedimenti.

La commissione di fatto è bloccata perché a indicare la sua agenda è la maggioranza che la compone insieme al presidente, che ancora non c'è. L'ultima riunione risale al 12 luglio scorso, convocata sempre dal vice presidente Loi, di minoranza, e anche allora al primo punto dell'ordine del giorno c'era l'elezione del presidente. Così come lo stesso punto è presente nelle convocazioni degli ultimi sette mesi, dalla seduta del 2 marzo scorso. Nel frattempo molte sedute rinviate per mancanza di numero legale e incontri svolti solo per audizioni.

Il posto è vacante da quando l'ex presidente Pierluigi Saiu (Lega) è diventato capogruppo al posto del collega Dario Giagoni. Ed è proprio tra la Lega e il Psd'Az, i due partiti che esprimono il presidente Solinas, che le fibrillazioni sembrano aver raggiunto i livelli di guardia: dopo il risultato elettorale la partita si giocherebbe sul terzo assessorato in capo alla Lega, che Solinas vorrebbe togliere al Carroccio per attribuirlo al proprio partito, il Psd'Az. Ma il neo deputato e coordinatore regionale, Dario Giagoni, ha più volte ribadito che sui tre assessori non ci sarebbero dovuti essere passi indietro.

Intanto i tempi della maggioranza di centrodestra per trovare la quadra si allungheranno fino al 20 e 21 ottobre, quando il presidente della Giunta Christian Solinas ha convocato tutte le forze politiche che lo sostengono per programmare l'agenda dell'ultimo anno e mezzo di legislatura. Saranno gli Stati generali del centrodestra, aveva spiegato, in cui saranno sciolti tutti i nodi e saranno decisi i nomi del nuovo esecutivo.