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Si è avvalso della facoltà di non rispondere l'imprenditore di Tonara Giovanni Garau, arrestato per aver tentato di corrompere un dirigente dell'Ufficio tecnico del Comune di Oristano per convincerlo ad approvare il progetto per la realizzazione di un grosso centro commerciale alla periferia di Oristano.
L'uomo, accompagnato dal suo avvocato Pietro Pittalis, è comparso oggi davanti alla gip Tribunale di Oristano Silvia Palmas per l'udienza di convalida del provvedimento di custodia cautelare ai arresti domiciliari eseguito venerdì scorso dagli agenti della Squadra mobile.
La scelta di non rispondere è motivata dalla necessità del difensore di accedere a tutti gli atti dell'indagine avviata dalla Procura nel giugno dello scorso anno dopo la denuncia presentata dal dirigente, l'ingegner Giuseppe Pinna. L'avvocato Pittalis ha comunque presentato un'istanza di revoca della misura cautelare perchè, ha spiegato, non c'è alcun pericolo di reiterazione del reato.
Secondo il legale, l'indagine mostra diversi punti d'ombra che la Procura dovrà chiarire. Uno di questi, riguarda l'entità della presunta tangente - 4.250 euro, più una bottiglia di vino e una confezione di torrone - rispetto al valore di parecchi milioni di euro del progetto di lottizzazione.