Giovanni Pirisi 42enne algherese è accusato di aver tentato di procurare l’evasione di tre detenuti dalla Casa Circondariale di Alghero e del reato di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio.

Il 14 gennaio scorso, tre cittadini albanesi, un 30enne, un 26enne, un 47enne, sarebbero stati sorpresi  dalla Polizia Penitenziaria durante un tentativo di evasione. I tre detenuti sarebbero stati bloccati sulle mura di cinta della struttura carceraria mentre cercavano di fuggire calandosi con una corda.

 

Le indagini avviate dalla Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Alghero e il Reparto di Polizia Penitenziaria della casa Circondariale di Alghero, con il coordinamento del Pubblico Ministero Dott.ssa Loris, hanno portato alla ricostruzione degli eventi. I tre sarebbero riusciti a forzare le sbarre di sicurezza della cella avvalendosi di arnesi da scasso ed acidi che sarebbero stati procurati da Pirisi, docente presso un istituto scolastico cittadino e presso la struttura carceraria. L’insegnante, sfruttando la propria posizione, dietro compenso pattuito con un complice esterno alla struttura penitenziaria, avrebbe introdotto in carcere gli strumenti necessari per l'evasione dei detenuti.

La ricostruzione degli eventi aveva permesso di tracciare la dinamica del tentativo di evasione nel contesto della quale i detenuti erano riusciti a forzare le sbarre di sicurezza della cella avvalendosi di arnesi da scasso ed acidi. Varcate le mura dell’istituto penitenziario, un complice li avrebbe trasportati a bordo di un’auto.

Nella ricerca dell’anello di congiunzione tra gli strumenti usati per il tentativo di fuga ed il suo fornitore, le indagini hanno consentito di risalire alla responsabilità di PIRISI Giovanni, docente presso un istituto scolastico cittadino e presso la stessa struttura carceraria. L’insegnante, sfruttando la propria posizione, dietro compenso pattuito con un complice esterno alla struttura penitenziaria, aveva introdotto in carcere gli strumenti necessari a porre in essere l’evasione consegnandoli ai propri discenti.

L’attività di indagine, svolta secondo canoni tradizionali, ha consentito di risalire a reiterate condotte poste in essere dal docente a vantaggio di alcuni detenuti, che riuscivano così ad ottenere, con la sua complicità, strumenti ed utensili la cui introduzione in carcere non veniva autorizzata.

In esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare, Pirisi, questa mattina, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Sassari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.