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Piera Muresu, la donna di 48 anni vittima del tentato femminicidio a Sennori, ricoverata al Santissima Annunziata di Sassari è ora fuori pericolo dopo essere stata salvata dai medici con un intervento chirurgico. Stamattina, visto il notevole miglioramento delle sue condizioni, ha risposto alle domande degli inquirenti.
I carabinieri della Compagnia di Porto Torres, guidati dal comandante Danilo Vinciguerra, su delega del sostituto procuratore della Repubblica, Paolo Piras, hanno raccolto la versione della 48enne, che ha confermato la ricostruzione effettuata ieri dagli investigatori, dopo aver messo insieme diverse testimonianze.
A tentare di ucciderla è stato il suo compagno Adriano Piroddu, 42 anni, anche lui di Sennori, che poi si è suicidato impiccandosi nel garage di casa.
Martedì pomeriggio, ha ricordato Piera Muresu, i due sono andati in una campagna nei dintorni di Sennori a bordo dell'auto di Piroddu. Qui hanno avuto un'accesa discussione legata a problemi di coppia. Lui era geloso, per questo avrebbe estratto una pistola di piccolo calibro sparandola al collo e al torace. Un atto che per gli inquirenti potrebbe essere premeditato, visto che Piroddu non possedeva regolarmente un'arma, e non si spiegherebbe altrimenti il fatto che se la fosse portata appresso per incontrare la compagna.
La pistola non è stata ancora ritrovata: forse l'idraulico se ne è liberato gettandola in campagna, o l'ha nascosta nel garage dove poi si è impiccato. Il locale sarà perquisito nelle prossime ore alla ricerca dell'arma e di altri elementi utili alle indagini. Intanto i carabinieri hanno acquisito i filmati di diverse telecamere di videosorveglianza installate in paese per avere conferme sui movimenti di Piroddu.