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Per il secondo anno consecutivo, l’Amministrazione comunale di Tergu guidata dal Sindaco Gianfranco Satta ha deciso di attivare la sezione sperimentale, a indirizzo Montessori, scuola dell’infanzia “Casa dei Bambini”.
“L’Amministrazione Comunale – fanno sapere dal Comune – valuta la chiusura della scuola dell’infanzia nel Comune di Tergu, non come fattore negativo ma quale opportunità di crescita per l’intera Comunità e del territorio”.
“Una ricchezza immensa – aggiungono – per l’istruzione dei nostri bambini, futuri adulti e quindi di tutta la Comunità intera, rivestendo un’importanza sociale e culturale”
Il progetto nasce per un’esigenza di un gruppo di genitori, che hanno deciso di puntare su una “piccola scuola” capace, rimarcano ancora dal Comune “Di essere un ambiente educativo attento ai ritmi di apprendimento peculiari di ogni bambino. In particolare, volendo porre al centro del processo di apprendimento il bambino stesso con le sue potenzialità, si sono avvicinati al metodo montessoriano, certi della sua efficacia”.
“Presupposto indispensabile – sottolineano – per realizzare una scuola sperimentale montessoriana è quello della massima fiducia nell'interesse spontaneo del bambino, nel suo impulso naturale di agire e di conoscere. Se posto in un ambiente adatto, scientificamente organizzato e preparato, dove armonia di colori, materiale di sviluppo e arredi a misura dei bambini consentono agli stessi di esprimere la propria personalità e soddisfare i propri bisogni formativi.Altro punto fondamentale del metodo montessoriano è promuovere l'autonomia del bambino sulla base di un adeguamento ai suoi bisogni dell'intera struttura educativa. La celebre frase “aiutami a fare da solo” riassume i concetti base del pensiero montessoriano”.
La struttura è fornita di materiali e arredi funzionali al metodo montessoriano, finanziati attraverso un progetto proposto alla Regione Sardegna nel 2018.
“Tale progetto – concludono – vuole evitare, superando gli ingiusti parametri numerici imposti, da parte delle famiglie giovani, l’abbandono del paese per trasferirsi in altri centri dove possono usufruire di scuole, causando un danno economico al piccolo paese come il nostro. La copertura finanziaria di detto progetto è garantita in parte dalla rinuncia dell’indennità del Sindaco in favore della Scuola dell’infanzia”.