Un sistema intricato di tubi voltanti, cisterne in vetroresina e un’autoclave per dare acqua alla maxi piscina e alla club house condominiale tramite un allaccio abusivo alla rete idrica. E’ il sistema messo in atto nell’esclusiva lottizzazione San Luca a Terra Mala, nel litorale di Quartu Sant’Elena e che fino a oggi aveva garantito il riempimento delle due vasche e l’irrigazione del prato verde nell’area alla quale hanno libero accesso tutti gli abitanti del condominio con vista sul golfo. 

Il sopralluogo.  I tecnici del servizio ispettivo di Abbanoa e i Carabinieri della caserma di Flumini guidati dal maresciallo Giovanni Zucca hanno effettuato un sopralluogo congiunto per constatare in flagranza il reato di furto d’acqua. Le tubature partivano da una nicchia con allaccio diretto alla rete pubblica, senza alcun contatore che potesse misurare i consumi. Da questo allaccio abusivo, i tubi proseguivano fino ad arrivare a un’area con quattro cisterne che a loro volta alimentavano piscina e club house tramite un’autoclave. 

Il telecontrollo.   L’allaccio abusivo è emerso grazie al sistema di telecontrollo a presidio dell’acquedotto sud-orientale che serve tutta la fascia costiera da Quartu sino a Villasimius. Nei giorni scorsi in un impianto di sollevamento era stata riscontrata un’anomalia nei consumi. Immediatamente erano scattate le verifiche per scoprirne la causa. Dopo aver verificato la presenza di eventuali perdite nelle condotte, alla fine i tecnici di Abbanoa hanno ristretto il campo sulla lottizzazione di San Luce fino ad arrivare all’allaccio abusivo. 

La denuncia.  Dopo le verifiche congiunte con i carabinieri, è scattata la denuncia. Una prima stima dei danni subiti per la mancata fatturazione dei consumi si aggira intorno ai 10mila euro. I tecnici di Abbanoa hanno eliminato l’allaccio abusivo e sigillato il punto di presa. I carabinieri ora verificheranno di chi sia la responsabilità del furto d’acqua.