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Tra i 650 ettari dei 10 lotti assegnati nel bando "Terra ai giovani" non c'è solo chi proseguirà la tradizione familiare per coltivare orticole o frutta, oppure chi avvierà un allevamento di capre smucciane (Spagnole), ma anche chi impianterà mandorli, il cui frutto è molto richiesto dalla produzione dolciaria sarda o chi tenterà la strada di creare una foresta di bambù giganti, utilizzabili nell'industria tessile, arredamento ed edilizia.
Oggi la firma sul contratto di concessione e affitto per 10 giovani under 40 che hanno illustrato i propri progetti durante un incontro con la stampa presieduto dall'assessore dell'Agricoltura, Pier Luigi Caria, e dal capo di Gabinetto della Presidenza Gianluca Serra.
Un solo lotto, a San Vito, oltre 36 ettari pascolo cespugliato e bosco tra le colline, non è stato aggiudicato: nessuna richiesta è pervenuta tra le 128 domande presentate, delle quali ne sono state ammesse 107. Alla fine sono stati selezionati i 10 aggiudicatari che coltiveranno la terra di proprietà regionale (Agris, Laore o Enti locali) per i prossimi 15 anni: a Sa Segada e Fighera, nel territorio di Alghero (16 ettari), Davide Saccu, coltivatore diretto dal 2015, impianterà uva da tavola, frutteto e olivi; a Serramanna (21 ettari), Martina Lunesu, coltivatrice dal 2012, coltiverà cereali, erba da foraggio ed erba medica per zootecnia; nel territorio di Sassari (6 ettari), Riccardo Mario Loi, un diciottenne alla sua prima esperienza, coltiverà il bambù gigante e gestirà un allevamento di suini all'aria aperta.
Tra Donori e Ussana (138 ettari), Francesca Piras, imprenditrice agricola, alleverà bestiame da carne, capre da latte e si prenderà cura delle api; anche a Vallermosa (350 ettari) Francesco Pintus, coltivatore dal 2014, alleverà ovini, caprini e bovini; tra Serramanna e Villasor (24 ettari), la società il Mandorlo impianterà il mandorlo, ortive annuali e asparagi.
Ad Alghero (18 ettari), Marina Carboni, che gestisce un agriturismo con la famiglia, amplierà la sua offerta produttiva; a Villasor (22 ettari) la società agricola S'Acqua Bia alleverà ovini di razza sarda e coltiverà foraggio e grano duro; sempre a Villasor (20 ettari) la società Antigu Medau punterà su foraggio e apicoltura; nel medesimo territorio comunale (32 ettari) la società Monte Omo impianterà frutteti e orticole.
I canoni vanno da 530 euro all'anno per l'appezzamento più piccolo a 3.900 euro circa per quello più grande.
"La Regione sta puntando molto sull'agricoltura - ha detto l'assessore Caria - perchè non sia solo fatica stare lavorare la terra, ma anche fonte di reddito grazie ad un adeguato ritorno economico". "Questo esperimento - ha aggiunto Serra - verrà replicato a breve su altre terre disponibili".