“Fuoco a Santu Lussurgiu. Un nuovo schifosissimo rogo che interessa la stessa zona colpita nel 2021. Se qualcuno mi riparla di casualità, di assenza di una regia occulta, lo sputo in faccia. Davvero”. Inizia così lo sfogo del sindaco di Scano di Montiferro, Antonio Flore. Lo scorso anno, a luglio, come a Santu Lussurgiu, il suo paese è stato colpito da un vasto incendio che ha messo in ginocchio il Montiferru.

“A un anno esatto dalla disgrazia che ci ha stuprato l'anima, ecco come viene celebrato l'anniversario della tragedia: con una palese minaccia: ‘Possiamo rifarlo’, ‘State attenti’. Da sardo, da scanese mi vergogno profondamente per la mancanza di palle che ci contraddistingue. La Sardegna è diventata la fabbrica di conigli più grande del mondo”, scrive in un post su Facebook il primo cittadino.

“Serve politica, passione, amore. Abbiamo bisogno di coraggio, di persone disposte a battersi per il futuro della nostra terra”, conclude.