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Sarà una Sassari blindata quella che oggi ospiterà la prima udienza del processo a carico degli 11 cittadini pakistani arrestati lo scorso aprile a Olbia e in diverse parti d'Italia, accusati di aver costituito una cellula di Al Qaeda.
Su input dell'autorità giudiziaria, del Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico e dei vertici territoriali delle forze dell'ordine, oggi il sindaco di Sassari, Nicola Sanna, ha firmato un'ordinanza per chiudere al traffico il tratto di via Roma di fronte al Tribunale. Per tutta la giornata i controlli per l'accesso al palazzo di giustizia di Sassari saranno ancora più stringenti del solito, e il presidente del tribunale di Sassari, Pietro Fanile, ha disposto misure di sorveglianza eccezionali.
Lo scorso 26 ottobre il giudice per le indagini preliminari di Cagliari, Ermengarda Ferrarese, aveva accolto la richiesta di giudizio immediato per i presunti componenti della cellula avanzata a fine indagini dal sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Cagliari, Danilo Tronci. Secondo la Dda di Cagliari la cellula con base operativa a Olbia avrebbe pianificato attentati fra il 2008 e il 2010 in Pakistan.
L'indagine è stata lunga e complessa, basata anche su rogatorie internazionali: la cellula, secondo quanto sospettato dagli inquirenti quando sono scattate le ordinanze di custodia cautelare, avrebbe anche ipotizzato una serie di attentati in Italia, poi non eseguiti.