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A Teti si respira un clima di rabbia e sconcerto dopo il raid incendiario contro l'auto di Igino Fenude, pensionato di 79 anni. L'uomo, lo scorso anno, è stato protagonista di un grande gesto di generosità: aveva donato 40 mila euro al Comune per finanziare la progettazione e la realizzazione di una copertura in legno destinata al cimitero e utile per riparare dalla pioggia i familiari dei defunti durante i funerali. A volte però la solidarietà non è ripagata con la riconoscenza.
Fenude fa vita tranquilla insieme alla moglie, dividendosi tra il suo podere, dove accudisce il bestiame, e la sua abitazione di via Dante. Domenica scorsa, nel cuore della notte, il suo Nissan L200 è stato dato alle fiamme che in poco tempo hanno avvolto e distrutto il mezzo. L'attentato incendiario ai danni del benefattore di Teti ha scosso fortemente la comunità del Mandrolisai che a gran voce condanna il grave episodio, stringendosi attorno a Igino e alla sua signora.
«Non ci sono parole per quanto è accaduto» dice Mario Galisai, a nome di tutti i cittadini di Teti. «L'intero paese si è mobilitato fin da subito per portare al nostro compaesano un segnale di vicinanza. Abbiamo costituito anche un comitato spontaneo e presto organizzeremo un grande evento per raccogliere fondi utili ad aiutare Igino e la sua famiglia».