Il deputato sardo di Unidos Mauro Pili risponde alle dichiarazioni rese dal comandante della base di Teulada in relazione alla demolizione dei nuraghi dentro il poligono di Teulada.

“L’arroganza della Difesa arriva persino a mettere in dubbio la veridicità della presenza Nuraghi. Siamo dinanzi ad una spregiudicatezza senza precedenti. Si tratta di nuraghi segnalati sia nelle carte militari che in quelle archeologiche. Parlare oggi di natura incerta è da ignoranti o da persone in malafede che tentano di nascondere la verità su quel che è successo dentro il poligono di Teulada. Tentare di sminuire l’attacco all’archeologia nuragica dentro la base è un’offesa alla storia del popolo sardo. Significa tentare la propaganda di Stato fregandosene della civiltà più antica del Mediterraneo".

"Nuraghi interi sono stati spianati e demoliti a colpi di ruspa e le prove le ho consegnate alla Procura della Repubblica. Nuraghi utilizzati per postazioni di fuoco e totalmente distrutti. Sono i fatti non le chiacchiere di Stato con le quali si vuole nascondere tutto quello che succede dentro quel poligono. Il missile trovato tra i resti di un nuraghe, alla presenza del comandante, deve essere giustificato dalla Difesa non da altri. Se qualcuno lo ha messo vuol dire che la base non è controllata e che tutto si può fare, compreso manipolare le prove ad uso e consumo di chi le manipola. Le dichiarazioni della difesa e del comandante della Base sono oltraggiose della civiltà nuragica e dell’ambiente di quell’area. Il sottoscritto non ha mai parlato di uranio impoverito".

"Prendo atto che il comandante della Base smentisce il capo di Stato maggiore della Difesa che aveva parlato di Torio e che la base sarebbe stata anche sequestrata, rendendo dichiarazioni alla commissione difesa della Camera. Non è compito del comandante della base parlare di quello che è stato utilizzato dentro quel poligono, ma semmai è compiuto della magistratura inquirente accertare la natura delle armi e delle munizioni utilizzate e non a caso risulta aperta una delicata e complessa inchiesta”.

“La superficialità e la vergognosa sufficienza con la quale si parla dei nuraghi e della civiltà nuragica dentro la base è disarmante. Tutti i presidi nuragici sui quali ho fatto i sopralluoghi sono censiti nelle carte nuragiche e militari, mettere oggi in discussione l’esistenza o meno di complessi nuragici è davvero grave e colpevole. Dichiarazioni che saranno oggetto di interrogazione parlamentare e se necessario di ulteriore segnalazione alla Procura della Repubblica".

"Ciò non toglie che non sono iniziate bonifiche. Si tratta di un corridoio di accesso nella penisola interdetta e che le bonifiche saranno autorizzate solo dopo tutti questi accertamenti per capire la natura stessa del ripristino ambientale. Stiamo assistendo a messe in scena di Stato che dimostrano quanto sia vergognoso l’atteggiamento del ministero della Difesa verso la Sardegna”.