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La sua è una storia che tocca il cuore, come tante, come quelle che riguardano i migranti giunti in Sardegna e che vogliono integrarsi. E ci riescono, si discostano dagli sguardi spesso ipocriti e razzisti di chi li cataloga come delinquenti.
Tidiane è giovanissimo, ha compiuto 18 anni lo scorso 24 dicembre: è senegalese, è arrivato a Cagliari nel 2016, durante l’ondata di sbarchi dei ‘disperati’.
Oggi, lavora come aiuto chef, con un contatto regolare, da “Pani e Casu” ristorante: “E’ un giovane educato, volenteroso, capace e pieno di vita – racconta con grande orgoglio la presidente della Croce Rossa Italiana, Fernanda Loche, dalla sede di viale Merello, a Cagliari – Tidiane è anche un volontario Cri e da marzo del 2017 vive all’interno del nostro centro insieme ad altri 10 connazionali. E’ in lista per il progetto “Prendi il Volo” – aggiunge Fernanda Loche – che grazie a Comune e Regione gli darà modo di avere una sua indipendenza e vivere in una casa tutta sua, con altri ragazzi scampati a guerre e povertà. Spesso siamo forse troppo abituati a vedere le cose in un’unica direzione – ribadisce la presidente della Croce Rossa Italiana – dimenticandoci che i veri progetti e le iniziative di integrazione esistono eccome. Come lui anche altri ragazzi hanno dato a tutti noi un esempio di vita sociale davvero importante”.