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"Patrick Zaki, benvenuto in Sardegna. Terra di Pace, Diritti e Libertà". Così la nuova presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, ha accolto a Cagliari Patrick Zaki.
Zaki, che si è dichiarato "felice di essere in Sardegna per parlare con gli studenti di diritti umani e di libertà", fu arrestato e detenuto in Egitto tra il 7 febbraio 2020 e l'8 dicembre 2021 dopo essere atterrato all'aeroporto del Cairo.
Attivista egiziano, era studente all'Università di Bologna in letterature moderne comparate postcoloniali. Tornato nel suo Paese d'origine per visitare i parenti, dopo l'atterraggio all'aeroporto del Cairo alle 4 venne arrestato dagli agenti dei servizi segreti egiziani.
I capi d'accusa formulati nel mandato d'arresto furono: minaccia alla sicurezza nazionale, incitamento alle proteste illegali, sovversione, diffusione di false notizie, propaganda per il terrorismo. Nello specifico gli vennero contestati alcuni post su Facebook. Secondo i mezzi d'informazione governativi egiziani, Zaki sarebbe stato attivo all'estero per scrivere una tesi di laurea sull'omosessualità e per incitare contro lo Stato egiziano.
La detenzione fu sospesa temporaneamente l'8 dicembre 2021 con la liberazione di Zaki per effetto di un'ordinanza che prevedeva comunque la continuazione del processo. Il 18 luglio 2023 è stata emessa la condanna definitiva a 3 anni di carcere, ma il giorno successivo il presidente egiziano al-Sisi ha concesso la grazia, ponendo fine al procedimento giudiziario.