“Scendiamo in campo per proporre un'amministrazione trasparente, con i cittadini al centro del nostro operato e l'Amministrazione al servizio dei cittadini”.

Nel programma elettorale di Tomaso Locci niente è lasciato al caso.

Abbandonata la toga di avvocato per seguire l'azienda familiare, il 41 enne è il candidato sindaco di una alleanza anch'essa inedita, un leit motiv di questa campagna elettorale monserratina.

Oltre alla lista di riferimento “Monserrato Libera”, a sostenere il programma di governo vi sono forze che sino a qualche mese fa si contrastavano nell'aula consiliare di Piazza Maria Vergine. Franca Cicotto (Psi), ex numero uno del Consiglio comunale, Maristella Lecca (Riformatori) e l'ex consigliere di minoranza Franco Ghiani (“Monserrato La tua città”) siglano un patto elettorale inedito, in linea con quanto visto in questa campagna elettorale.

Per Locci occorre rimodulare il Piano Urbanistico Comunale, riqualificare il Centro Storico e ridurre il perimetro del centro matrice e del centro storico. E ancora, un Piano di Assetto Idrogeologico e l'attuazione dei piani di recupero per le zone di ”Su Tremini”, “S'ecca e s'Arena”, “Barracca Manna” e “Terr'e teula”.

Nel dichiarare guerra ad Abbanoa e riaprire le fontanelle pubbliche, l'ex giurista promette impegno

per la riduzione della Tarsu e per la realizzazione di un isola ecologica.

Anche per lui, il Policlinico universitario deve divenire una risorsa per Monserrato. Nel concreto, afferma di poter rendere confortevole ed economico il domicilio degli studenti attraverso una ospitalità diffusa offerta dalle case di anziani soli, da diversi b&b e da una casa dello studente. E per chi studente non lo è più, attivare un business congressuale sfruttando le strutture comunali inabitate o poco sfruttate, “Casa Foddis” in primis.

Per risolvere il dilemma dei Comparti 7 e 8, altro tema caldo di questa campagna elettorale, Locci intende attingere dai fondi erogabile dal Credito Sportivo per la realizzazione di una cittadella sportiva. Poco distante da quest'area, invece, si prevede la nascita di un museo dell'aeronautica.

I posti di lavoro, derivati da questi cantieri, sempre secondo l'aspirante primo cittadino, andrebbero a sommarsi a quelli eventuali derivanti dai contratti di apprendistato, frutto di una convenzione con l'Ateneo cagliaritano. Il loro impiego sarebbe da supporto ad un funzionario comunale, appositamente delegato nel recepire i fondi regionali, nazionali e comunitari.