Davanti all'istituto tecnico industriale di Tonara continua il presidio di genitori e studenti che protestano per la mancata concessione della prima classe. Lo sfogo sfocia nelle lacrime e nelle parole di rancore non taciute, si grida all'ingiustizia, al diritto allo studio violato dell'istruzione in un territorio che subisce l'ennesimo colpo. Ieri mattina si sono vissuti momenti di tensione quando il gruppo di studenti interessato all'occupazione ha tentato di impedire l'accesso a scuola anche ai ragazzi delle medie che frequentano le classi nello stesso stabile delle industriali.

«La fine dell'attività dell'istituto - dice Elisabetta Tarantini, collaboratore fiduciario - pregiudica il futuro della scuola e dell'intero paese. Le industriali negli anni scorsi hanno già subito un dimensionamento. Oggi non accettiamo che si parli di ulteriori tagli».


Gli studenti iscritti al primo anno sono 16 a fronte dei 18 richiesti dal regolamento per l'istituzione della prima classe. «Il corso per l'indirizzo chimico che prevede l'elaborazione e l'attuazione di progetti relativi ai materiali tecnologicamente avanzati - spiega Gianfranco Casula, genitore di uno studente - è presente solo negli istituti tecnici industriali di Tonara e Sassari. Sopprimerlo sarebbe una follia».

Il sindaco di Tonara Pierpaolo Sau è in prima linea: «Un paese senza scuole è destinato a morire. Stanno chiudendo un servizio dopo l'altro senza curarsi minimamente delle nostre esigenze». Gianni Dessì, assessore comunale, confida nell'arrivo di notizie positive da parte del Provveditorato. L'attesa continua.

Roberto Tangianu