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«La condizione in cui versa il nostro territorio è drammatica. Nonostante non siamo avvezzi al vittimismo, dobbiamo ammettere che abbiamo iniziato a percorrere una strada senza uscita. In ballo c'è l'esistenza stessa delle nostre comunità».
Costantino Floris, imprenditore di Tonara e responsabile Confesercenti per la Barbagia Mandrolisai, traccia un bilancio negativo rispetto alla situazione che si sta delineando nei paesi del centro Sardegna. Secondo i dati della Confesercenti Nuoro - Ogliastra, dal 1 gennaio al 30 settembre 2013, sono 1081 le aziende che hanno chiuso i battenti a fronte delle 555 nuove iscrizioni, per un saldo negativo pari a 526 unità. «Sono numeri allarmanti che devono far riflettere».
IL LAMENTO Il malcontento comincia a salire a livelli di guardia: «Negli anni si è atteso con entusiasmo l'avvio di politiche pubbliche capaci di rendere le imprese protagoniste della progettazione e della pianificazione del proprio futuro. Dal 2001 al 2009 si sono susseguiti, sotto gli acronimi più disparati, veri e propri accordi contrattuali tra gli imprenditori e le amministrazioni regionali. Si è parlato di Pia, Pit, Psr, Psl e Gal.
A distanza di quasi tre lustri si possono trarre le conclusioni. La fiducia delle imprese verso le azioni e le organizzazioni preposte allo sviluppo è ai minimi storici, molti bandi non trovano appeal a causa della scarsa diffusione di informazioni, delle lungaggini burocratiche e dei tempi troppo lunghi che intercorrono tra richiesta e erogazione dei contributi».
TORRONE Fabrizio Pruneddu, artigiano del torrone di Tonara, pone l'accento su una situazione di crisi che si protrae da troppi anni. «Sino ad ora siamo andati avanti con le nostre forze e con i nostri risparmi, ipotecando anche i futuri guadagni. Oggi, per sopravvivere, è necessario affrontare in modo organizzato e coordinato il complesso mercato mondiale.
La Sardegna non utilizza come dovrebbe le risorse comunitarie e questo vale ancora di più per le zone interne. Il nostro Gal, operativo dal 2009, ha speso solo il 2,5% delle risorse relative alla programmazione 2007-2013 (fonte assessorato Agricoltura), senza erogare fino ad oggi un solo euro alle imprese».
FORMAGGIO Pierluigi Pretta, di Sorgono e titolare dell'omonimo caseificio artigianale, lamenta una situazione di stallo che, se non si dovesse invertire la rotta, porterà al crollo di tutte le attività. «Noi ci troviamo al centro della Sardegna e questo purtroppo rappresenta un notevole svantaggio per l'inefficienza dei collegamenti e per l'elevato costo dei trasporti.
Dovremmo guardare al mercato europeo, ma i costi di produzione e di vendita ci tagl