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Il progetto”Toponomastica al Femminile” vuole riscoprire e valorizzare il contributo offerto dal “Gentil Sesso” all’interno della società, in modo particolate per coloro che si sono distinte nel campo della scienza, della cultura e del sociale.
Sarà presentato sabato 9 giugno alle 10.30, presso il centro di educazione ambientale (ex asilo) a Borutta, il progetto “Toponomastica al Femminile”. L’appuntamento, promosso dall’Amministrazione comunale guidata da Silvano Arru e dalI’Istituto comprensivo di Thiesi, sarà un modo anche per ricordare la figura di “Donna Ninetta Bartoli”, la prima Sindaca d’Italia alla quale sarà intitolata l’attuale piazza Kennedy.
Una decisione presa nel corso della Giunta comunale dello scorso aprile nella quale la Giunta boruttese e motivata per gli «altissimi meriti in campo professionale e politico».
Il programma prevede i saluti istituzionali del Sindaco Arru seguiti dall’intervento di Padre Antonio Musi (Abate del Monastero di San Pietro di Sorres) che parlerà dell’arrivo dei monaci benedettini in Sardegna e della figura di Ninetta Bartoli.
Successivamente, gli alunni della classe seconda b della scuola secondaria di primo grado di Thiesi si cimenteranno in un reading letterario nel quale sarà votata e premiata una figura femminile.
Previsto il saluto della dottoressa Chiara Furlanetto (Componente della commissione regionale per le pari opportunità) e la consegna del premio del concorso nazionale “Toponomastica al Femminile sulle vie della parità” ritirato a Roma lo scorso 27 aprile.
Al termine dei lavori, verrà inaugurata la nuova piazza intitolata alla Bartoli (l’attuale piazza Kennedy). Gli organizzatori offriranno un rinfresco ai partecipanti.
Una figura, quella della Bartoli” che era stata ricordata anche durante la trentesima edizione del “Salone del Libro” di Torino che si è tenuta nel mese di maggio dello scorso anno. Eletta prima cittadina del piccolo paese del Meilogu il 10 aprile del 1946, viene ricordata per essere stata l’artefice del restauro del monastero di San Pietro di Sorres che, dal 1955, ospita alcuni monaci dell’ordine di San Benedetto.