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International airport terminal. Asian beautiful woman with luggage and walking in airport
Torna in Italia, con le vacanze di Pasqua, il fenomeno del caro-voli. Ad affermarlo il Centro di formazione e ricerca sui consumi (Crc) che, in collaborazione con Assoutenti, ha analizzato l'andamento delle tariffe aeree nel periodo delle festività pasquali.
L'analisi di Crc-Assoutenti sulle tratte nazionali ha preso in esame un volo di andata e ritorno dalle principali città italiane con partenza venerdì 29 marzo e ritorno martedì 2 aprile: il biglietto da Bologna ad Alghero parte da 334 euro, 323 euro se si atterra a Cagliari; per volare a Cagliari partendo da Verona la spesa minima è di 279 euro, analizzano le associazioni. A tali cifre occorre poi aggiungere la spesa per il bagaglio a mano o la scelta del posto a sedere, che fanno salire di molto il costo finale del biglietto.
Molti gli italiani che approfitteranno dei giorni di festa per recarsi all'estero e visitare una capitale europea: in questo caso, partendo nella mattinata del 29 marzo e rientrando nel pomeriggio/sera del giorno di Pasquetta (1 aprile), chi acquista oggi un biglietto spende un minimo di 489 euro per volare da Roma ad Amsterdam, 455 euro da Milano a Berlino, 336 euro da Roma a Madrid, 302 euro da Roma a Copenhagen, 254 euro da Milano a Barcellona.
Proibitivi i prezzi dei biglietti A/R per le località di mare più ambite: ipotizzando una settimana di vacanza, da sabato 30 marzo a sabato 6 aprile, servono (in base alle soluzioni migliori proposte dai siti di comparazione) 466 euro da Milano a Sharm el-Sheikh, 749 euro da Roma a Zanzibar, 936 euro per le Maldive e addirittura 1.166 euro per le Seychelles.
"Nonostante gli sforzi messi in campo dal governo, il fenomeno del caro-voli sembra senza soluzione, e le compagnie aeree continuano ad imporre il proprio strapotere ricorrendo ad algoritmi che fanno salire le tariffe alle stelle in concomitanza con i periodi di festa e le partenze dei cittadini, senza che gli utenti possano in alcun modo difendersi da tali politiche scorrette", dichiara Furio Truzzi, presidente del Centro di formazione e ricerca sui consumi. "Con queste tariffe viaggiare in aereo sta diventando sempre più un lusso per ricchi, una situazione che lede il concetto di continuità territoriale e danneggia non solo i consumatori, costretti e rinunciare alle partenze o tagliare i giorni di villeggiatura, ma anche le imprese locali, disincentivando il turismo" commenta il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso.