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Questa mattina gli investigatori della Sezione criminalità extracomunitaria, con la collaborazione di personale della Guardia di finanza, ha proceduto all’arresto di Ridha Gedri, 39enne di nazionalità algerina, per aver fatto rientro nonostante il respingimento nel territorio nazionale, senza la speciale autorizzazione del ministro dell’Interno e prima del termine imposto.
Nella tarda serata del 21 settembre, il guardacoste della Guardia di finanza G.204 “Garulli”, nel corso di una navigazione finalizzata al contrasto dell’immigrazione clandestina, ha intercettato nelle acque antistanti il porto di Teulada un barchino blu di circa sei metri di lunghezza, con 6 persone a bordo, tra cui Gedri, di origine nordafricana. Trattandosi di clandestini irregolari, sono stati accompagnati presso il compendio dell’ex scuola della polizia penitenziaria di Monastir.
Dagli accertamenti compiuti dalla polizia scientifica e dall’ufficio immigrazione della questura, è emerso che il 2 settembre 2019 il questore di Cagliari aveva emesso nei confronti del 39enne un decreto di respingimento dal territorio nazionale con accompagnamento alla frontiera, informandolo che non sarebbe potuto rientrare nel territorio italiano prima di tre anni dalla data del suo effettivo allontanamento dallo stato, salvo una specifica autorizzazione del ministro dell’Interno
.La presenza di Ridha Gedri fra i clandestini ha dunque certificato il suo reingresso illegale in Italia prima dei tre anni disposti dal decreto di respingimento. L’esito del processo direttissimo ha convalidato l’arresto per l'uomo, che è stato condannato a 8 mesi di reclusione, con sospensione della pena e la concessione del nulla osta all’espulsione.