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Meno di mille abitanti e tanto amore per il prossimo: Torralba è un piccolo paesino del Sassarese in cui cuore e solidarietà non mancano di certo.
Ben 203 sono infatti i soci donatori della sezione Avis, la cui presidentessa è Roberta Onida.
Nata 37 anni fa grazie alla generosità di alcune persone speciali, l’associazione non ha potuto festeggiare i 35 anni di attività causa Covid, ma sia Roberta che Vincenzo Dore, presidente regionale Avis e responsabile della raccolta del sangue della provincia, sperano di recuperare presto.
“Il nostro sogno è organizzare un’altra festa del donatore come fino a qualche anno fa, con tutte le Avis comunali presenti a Cagliari – dice Vincenzo ai microfoni di Sardegna Live – Era veramente bello vedere tante persone riunite per un uno scopo di solidarietà e amore per il prossimo”.
L’Avis di Torralba collabora con Bonannaro, paese ricco anch’esso di solidarietà. “In questo modo facciamo rete, molti donatori abituali sono giovani, alcuni hanno meno di 30 anni e questo ci riempie di orgoglio. Inoltre molti dei nostri soci hanno ricevuto le medaglie per il numero delle donazioni” prosegue Dore.
Oltre la raccolta di sangue, non manca il servizio ambulanze del 118, che ha sede a Mores: una grande collaborazione tra piccoli paesi legati da una fitta rete di fratellanza e umanità.
“Uno dei prossimi obiettivi è quello di stilare un calendario per la raccolta del plasma, per cui serve un numero minimo di donatori - spiegano Roberta e Vincenzo – Ma lo scopo principale a cui aspirano tutti in Sardegna è rendere la regione autosufficiente".
“Ogni sezione fa del suo meglio, noi nel 2021 abbiamo raccolto ben 256 sacche e quest’anno le supereremo sicuramente, ma a livello regionale stiamo sempre sotto le 30mila annuali, quindi è necessaria una più ampia sensibilizzazione che coinvolga maggiormente i giovani e i giovanissimi, visto che rappresentano il futuro” afferma Roberta.
“Come spieghiamo sempre, il sangue non si crea in farmacia ma lo produciamo noi, quindi è fondamentale la cooperazione di tutti. Tengo a ringraziare con il cuore i soci donatori e i dirigenti delle Avis comunali: con il loro grandissimo impegno, si fa veramente tanto” conclude Vincenzo Dore.