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Due monumenti tra i più importanti della città, da dove si possono ammirare i panorami suggestivi e meta ambita per i turisti che arrivano nel capoluogo: la Torre dell’Elefante è chiusa da quasi un anno, anche se a ottobre scorso il Comune aveva annunciato una chiusura temporanea per la messa in sicurezza delle strutture lignee, colpite dai tarli. L’ultima visita alla Torre di San Pancrazio risale al mese di dicembre 2016, quando il monumento era stato chiuso per i lavori di restauro, ma a tutt’oggi il sito è off limits: “Una situazione vergognosa – denuncia il consigliere comunale del Gruppo Misto, Alessandro Sorgia – le due torri sono destinate a restare sbarrate per tanto altro tempo, si parla di tempi molto lunghi e incerti, non c’è una data in calendario sicura per la loro riapertura”.
L’INTERROGAZIONE AL SINDACO. In un documento scritto firmato dal consigliere e inviato al primo cittadino Massimo Zedda si sollecita il riavvio del cantiere e di chiarire le responsabilità di ciascun ente in merito alla gestione: “Le due torri pisane –scrive Sorgia - rappresentano esempi di costruzioni medievali che si sono conservati nel tempo pressoché intatti, tra gli anni 1997 e il 1998 vengono restituite ai cittadini in occasione delle prime edizioni della fortunata manifestazione “Monumenti aperti”, i lavori di restauro per renderle agibili e fruibili erano iniziati dieci anni prima, nel 1987, atutt’oggi invece uno dei monumenti rimane coperto dalle impalcature che avevano provocato non poche polemiche per il loro posizionamento che rischiava di deturpare le antiche mura ma – sollecita Alessandro Sorgia - a distanza di quasi un anno, per quanto riguarda la Torre dell’Elefante e dopo quasi due anni dalla chiusura di quella di San Pancrazio, i monumenti rimangono ancora inaccessibili, nonostante il sito del comune di Cagliari, www.cagliariturismo.it, indichi una “chiusura temporanea per lavori di restauro. E’ assurdo – aggiunge il rappresentante di Palazzo Bacaredda - la relativa chiusura è stata giustificata a causa della presenza di insetti silofagi, e per problemi di sicurezza, i due monumenti sono di proprietà demaniale ma dai primi anni Novanta, in virtù di una convenzione della durata di 12 mesi, peraltro mai rinnovata in via ufficiale, vengono gestiti dal Comune di Cagliari, l’amministrazione comunale ne ha affidato la cura ad associazioni e cooperative e consentito visite guidate dietro il pagamento di un biglietto;
La convenzione si è dunque rinnovata tacitamente e la mancanza di un documento scritto ha lasciato un vuoto nell'assegnazione delle competenze sulla manutenzione che avrebbe potuto evitare l'invasione degli insetti in questione, è chiaro ed evidente che la presenza di un insetto ghiotto di legno che ha scavato nelle travi delle torri dell'Elefante e di San Pancrazio gallerie infinite che ne hanno compromesso la stabilità costringendo l'amministrazione a chiuderle, denota insostenibile incuria nel tempo in merito alla gestione e alla manutenzione dei beni”.