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Masih Shahi ha confessato. All'alba di ieri, martedì 11 maggio, si è introdotto nella casa di Tortolì della ex compagna, Paola Piras, di 50 anni, accoltellandola e poi uccidendo il figlio di lei, Mirko Farci, 19enne, che si era gettato sulla mamma per difenderla.
Il 29enne pakistano ha rilasciato la sua verità davanti alla Pm Giovanna Morra e al suo legale Saverio Mereu, nella sede dei carabinieri della Compagnia di Tortolì, in cui ha fornito la sua versione dei fatti e ha cercato di attenuare le sue responsabilità. Secondo quanto riportato dall’Ansa, l'operaio 29enne ha infatti raccontato di essere stato a sua volta aggredito all'interno dell'appartamento, dove si era introdotto arrampicandosi su un pluviale e rompendo il vetro di una finestra. Contro di lui, secondo il suo racconto, si sarebbe scagliato proprio Mirko che gli avrebbe lanciato un vaso di fiori in testa.
LA FURIA OMICIDA Il 29enne ha inferto 17 coltellate al giovane studente e ha martoriato il corpo della madre. La donna ora lotta per la sopravvivenza all'ospedale di Lanusei. Presente all'interrogatorio anche il medico legale Matteo Nioi che ha visitato il 29enne, per accertare se il racconto sia compatibile con eventuali ferite sul corpo.
IL COLTELLO Il coltello usato per l'omicidio e per il tentato omicidio - queste le accuse mosse dalla Procura di Lanusei - è stato ritrovato dagli investigatori: si tratta di un coltello da cucina che appartiene alla famiglia. Gli inquirenti capire se è stato prelevato nell'appartamento di Paola Piras o nella pizzeria al piano terra gestita dalla sorella della vittima.