"La signora Paola è uscita dal coma. Ora è stata estubata e respira autonomamente ma non è fuori pericolo, la sua situazione è ancora critica". Lo ha detto all'ANSA il direttore del presidio ospedaliero Nostra Signora della Mercede di Lanusei, Luigi Ferrai.

La mamma di Mirko Farci, di 51 anni, è stata accoltellata con 18 fendenti dall'ex compagno di origini pakistane l'11 maggio scorso. Paola inizia a ricevere la visita di qualche familiare, in particolare della sorella Stefania, e in uno dei suoi momenti di lucidità avrebbe chiesto del figlio, ma non conosce ancora la verità sulla sua tragica sorte.

"I medici del reparto di Rianimazione, diretti dal primario Francesco Loddo, la stanno curando nel migliore dei modi - assicura il direttore del presidio, Ferrai - La donna ha al suo fianco anche alcuni psicologi: dalla collaborazione tra l'equipe dei clinici e quella degli psicologi, si deciderà quando e come comunicarle l'epilogo della drammatica aggressione del suo ex compagno, costato la vita al figlio Mirko. Al momento i tempi non si possono prevedere, tutto dipende dall'evoluzione della situazione clinica della paziente".

L’OMICIDIO L’assassino è stato catturato dopo alcune ore di fuga dai Carabinieri e interrogato dalla Pm Giovanna Morra nella tarda serata di martedì 11 maggio. Dopo aver confessato, l'operaio ha fornito la sua versione dei fatti: sarebbe entrato nella casa di via Monsignor Virgilio, dove madre e figlio vivevano, arrampicandosi su un pluviale fino al primo piano della palazzina dove abita il padre di Paola Piras. Da qui avrebbe preso il coltello con il quale ha ucciso Mirko e ferito gravemente la mamma, quindi sarebbe salito per le scale nell'appartamento al secondo piano dove dormivano Paola e il figlio. Ha ammesso anche la sua gelosia nei confronti di quella che fino al novembre 2020 era stata la sua compagna e i sospetti che avesse un altro. Da lì erano seguiti i maltrattamenti nei confronti della donna che poi lo ha denunciato. Secondo il racconto del reo confesso, la misura di divieto di avvicinamento inflittagli dal giudice di Lanusei, non avrebbe impedito in questi mesi messaggi e uscite con Paola, qualche volta persino in pubblico. L'operaio, che dopo l'arresto ha rischiato il linciaggio da parte di una folla inferocita. L'uomo si trova rinchiuso nel carcere di Uta. 

FATALE UNA COLTELLATA AI POLMONI Il 13 maggio, nel cimitero di Quartu Sant'Elena, è stata eseguita dal medico legale Matteo Nioi l’autopsia sul corpo di Mirko Farci, il 19enne morto martedì mattina nella sua casa di Tortolì mentre difendeva la mamma dall'aggressione del suo ex compagno, l'operaio di origini pakistane Masih Shahi, di 29 anni. A risultare fatale è stata una delle due coltellate che l’omicida ha inferto al torace del giovane, che è penetrata nei polmoni causando un'emorragia e provocando una morte quasi immediata. Ferite provocate dal coltello anche sulle braccia del ragazzo che ha cercato di proteggere il suo corpo mettendo le braccia avanti.