In Scozia i cantastorie sono dei monumenti nazionali, in Italia neanche da morti. Peggio, se ne vanno e praticamente nessuno si ricorda più di loro, forse neanche chi li ha ascoltati con grande ammirazione e divertimento, senza parlare, naturalmente, delle generazioni successive. Insomma, da noi i cantastorie muoiono e con loro se ne va tutto il loro patrimonio, che però è cultura, tradizione e storia di un popolo.

È il  confronto con la Scozia che porta a siffatte considerazioni. In quel Paese, infatti, i cantastorie sono riconosciuti come grandi artisti in vita e non finiscono nell’oblio.  Come appena detto, sono considerati dei veri e propri monumenti nazionali.  Uno di questi è Duncan Williamson, un cantastorie scozzese di famiglia nomade nato in una tenda nel 1928, a Loch Fyne, e morto nel 2007 a Kirkcaldy.

Pubblicò ben tremila racconti, resi celebri grazie alla sua seconda moglie, Linda Headlee, che nei prossimi giorni, precisamente dal 22 al 24 maggio, sarà ad Alghero (con tutto il repertorio di storie e ballate del grande narratore), ospite di una persona che di racconti e di storie della nostra gente se ne intende e soprattutto non molla, nonostante mille difficoltà per governare la barca della ricerca nel campo delle tradizioni orali.

Parliamo di Enedina Sanna, di Cheremule, che da tanti anni vive nella città catalana. È una studiosa conosciuta e apprezzata che è stata insegnante di lingue prima di dedicarsi definitivamente a un approfondito progetto di ricerca portato avanti con “Archivi del Sud”.

Enedina è attratta dalla storia e dai racconti degli altri. Li cerca, li studia e li propone. Poi, quando è lei a raccontare, è semplicemente incantevole, grazie a un linguaggio semplice e coinvolgente che fa presa immediata e che è il perno di quella mirabile empatia  con il pubblico che in silenzio o  divertito l’ascolta.

E’ proprio lei in prima persona a parlarci oggi, durante lo svolgimento di un ciclo di seminari “Le Mille e una Voce”, dell’incontro in Scozia, avvenuto anni fa,  con Linda Williamson, e del grande evento della settimana prossima.

“Il laboratorio con Linda Williamson sarà un’immersione nel mondo magico della Scozia e di quel potentissimo immaginario nordico che ha tanto influenzato la letteratura e il cinema. Parleremo di “storytelling”, parola che oggi va molto di moda per riportarla alla sua dimensione originaria, raccontare con la voce le storie davanti al fuoco. In particolare parleremo della comunità dei “travellers” scozzesi, del loro rapporto con la natura e con il mondo del soprannaturale. Sarà un laboratorio pratico, per sviluppare la passione, ma anche le tecniche della narrazione orale, e gettare le basi per un centro internazionale dello storytelling, come quello di Edimburgo, che Duncan Williamson contribuì a fondare ed è oggi crocevia di incontro per i narratori e le storie di tutto il mondo”.

Per informazioni sull’evento, questo è l’indirizzo a cui gli interessati potranno rivolgersi: archividelsud@gmail.com