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Si è conclusa questa mattina la latitanza di Francesco Ledda, 49enne di Alà dei Sardi, sfuggito all'arresto il 7 gennaio scorso durante le catture relative all'operazione “Maddalena”.
Si è presentato, accompagnato dal suo avvocato, ai Carabinieri di Olbia. Sarà accompagnato al carcere di Bancali, a Sassari. Secondo quanto riferito dai Carabinieri, Leddasi era rifugiato in Corsica.
All’appello, ora manca solamente Mauro Peddio di Desulo, attualmente ricercato.
L’OPERAZIONE MADDALENA Trentadue le misure cautelari personali, di cui 20 in carcere e 12 ai domiciliari disposte il 7 gennaio scorso dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari.
I reati contestati agli indagati, italiani e stranieri (due corsi), sono quelli di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, al traffico internazionale e alla detenzione di armi comuni da sparo, da guerra e clandestine, all’organizzazione di reati gravi contro il patrimonio (rapine e assalti a caveaux e furgoni), smercio di banconote false e riciclaggio di mezzi e denaro. Il complesso lavoro investigativo prende il via a settembre 2018.
Come avevano spiegato gli investigatori, Francesco Ledda, insieme al figlio e alla compagna, si sarebbe occupato della custodia, trasporto e commercializzazione di cocaina, hashish e marijuana, utilizzando la propria abitazione sull’isola francese.