Decine e decine di cani che lasciano la Sardegna per raggiungere la Germania, l’Austria e la Svizzera con la scusa di essere adottati. Ma la verità è un’altra: servono per la vivisezione.

A denunciarlo è la Presidente dell’Associazione Balloo sezione di Alghero Eva Bianchi. “Da questi Paesi vengono fatte delle richieste specifiche – ci racconta -, i cani devono essere malati o anziani. Qui non si parla di affidamento, ma di business, di soldi”.

Al lavoro straordinario di Associazioni che con anima e corpo si occupano dei cani abbondati e cercano loro una famiglia, si affianca un altro mondo, quello fatto di trasferimenti, scambi, camion e soldi.

“23 cuccioli – rivela Eva Bianchi – partiti dal Nord Sardegna sono stati venduti a 5mila euro, più il trasporto”.

Una situazione, questa, di cui tanti sarebbero a conoscenza. “Tutto è partito circa 8 anni fa a seguito di diverse segnalazioni. Da quel momento ho iniziato a indagare – spiega la Presidente -, a reperire documenti e informazioni”.

Stare zitti significa essere complici. “Chiedo di interrompere subito la deportazione di massa dei cani dalla nostra Isola”, è il grido di Eva Bianchi.

“Come è possibile che partano trenta cani tutti in una volta? Come è possibile fare tutti questi passaporti senza porsi delle domande, senza fare delle indagini? Una volta trasferiti, dove vengono portati questi cani di cui non si sa più nulla?”, si domanda la nostra intervistata.

“C’è una sentenza del Consiglio di Stato – sottolinea la Presidente – che conferma che non si possono movimentare animali d’affezione verso Paesi senza anagrafe canina di Stato, ad esempio la Germania”.

Sulla vicenda Eva Bianchi ha informato sindaci, assessori e pm: “Nessuno mi ha risposto. Nessuno ha chiesto di incontrarmi”.

“Chiedo un immediato intervento da parte della Magistratura e delle autorità competenti affinché, vengano effettuate le dovute indagini e vengano individuate le responsabilità per pone fine al traffico di danaro che questa carneficina di poveri animali indifesi, porta nelle tasche di queste associazioni criminali”, l’appello finale della Presidente.