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Aggiornamento del 18 giugno:
Tanto sangue, sporcizia, e poi quel fagottino immobile poggiato su un letto. Il corpicino senza vita di una neonata apparentemente denutrita. E' la scena che si sono trovati davanti, come riportato dall'Ansa, i soccorritori giunti a Burgos nell'abitazione dove si è consumata la tragedia che ha sconvolto il Goceano e l'intera Sardegna.
La mamma 28enne aveva partorito la piccola in casa cinque giorni prima e non c'è ancora certezza sulle cause della morte. E' stata la stessa giovane a chiedere l'intervento dell'ambulanza, ma purtroppo non c'era più niente da fare.
Le indagini sono scattate immediatamente a opera dei militari guidati dal capitano della compagnia di Bono, Davide Masina, i quali hanno informato la Procura di Nuoro. I carabinieri hanno rintracciato il fidanzato della giovane, presunto padre della neonata, che si trovava in un altro paese della zona, per informarlo dell'accaduto.
Sabato mattina, il sostituto procuratore Giorgio Bocciarelli ha aperto un fascicolo iscrivendo nel registro degli indagati la 28enne, i suoi genitori e la sorella, ovvero le persone che si trovavano all'interno dell'abitazione. L'ipotesi di reato è abbandono di incapace.
Il magistrato, già venerdì, aveva anche disposto il sequestro della salma e lunedì affiderà l'incarico per l'autopsia al medico legale di Cagliari Alberto Chighine. L'esame verrà effettuato nell'istituto di patologia forense di Sassari, dove è stato trasferito il corpo della neonata. I risultati saranno fondamentali per stabilire l'esatta causa della morte e serviranno agli inquirenti per valutare un eventuale aggravamento delle ipotesi di reato.
La pista più verosimile seguita dagli investigatori è quella della morte per inedia o malnutrizione. Sarà necessario stabilire se dopo il parto la piccola si stata alimentata correttamente.