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Sabato scorso, 17 marzo, gli Agenti della Squadra Mobile della Questura di Sassari hanno eseguito il ripristino di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due ventenni sassaresi, P.P. e G.S., ritenuti responsabili in concorso tra loro del reato di rapina aggravata e lesioni personali commessi ai danni di un cittadino colombiano a ottobre scorso.
Il provvedimento è stato riproposto dopo che i due ragazzi hanno trasgredito la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di Sassari con obbligo di permanenza nelle ore notturne, congiunta al divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. In particolare, la notte del 4 marzo i due sono stati sottoposti a controllo a seguito di un furto di autovettura del quale, secondo quanto appreso dai testimoni, e accertato tramite riprese video, il giovane P.P. si sarebbe reso artefice.
Secondo quanto riferito dalla Polizia, a carico dei due gli investigatori avevano raccolto gravi e consistenti indizi di colpevolezza per l’aggressione a scopo di rapina, avvenuta nel centro storico sassarese presso l’abitazione di un transessuale sudamericano, dedito al meretricio.
Gli investigatori, dopo aver sentito il racconto del ferito, che ha riferito di essere stato aggredito da almeno 4 giovani di circa 20/25 anni, si sono concentrati sull’esame dei testimoni, uno dei quali è stato determinante per l’individuazione di due autori, poiché transitava in quella via nel momento immediatamente successivo alla commissione del reato ed era stato quindi in grado di fornire elementi importanti per la identificazione degli autori.
Due dei responsabili erano stati rintracciati presso le loro abitazioni con ancora addosso gli abiti che indossavano al momento dei fatti e con segni evidenti della colluttazione e, accompagnati in questura, uno dei due, dopo aver fornito la sua versione dei fatti, aveva accompagnato gli investigatori a recuperare una chiave inglese, utilizzata per colpire la vittima.
Il giovane transessuale, al quale erano stati assegnati 30 giorni di cure per trauma cranico, frattura composta dell’osso frontale sinistro interessante il tetto dell’orbita, subito dopo i fatti si era trasferito in un’altra città della Sardegna.
I due giovani, rintracciati nelle loro abitazioni, dopo le formalità di rito sono stati accompagnati al carcere di Bancali.