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Sugli autobus di linea e nelle pensiline di attesa nella vasta area di Cagliari vengono proposti, in diverse forme, messaggi che promuovono la conoscenza e la diffusione del numero verde anti tratta 800290290 attivo 24 ore su 24, per favorire l'emersione del fenomeno e supportare le vittime di tratta di esseri umani e sfruttamento, attività criminali che, ogni anno, colpiscono migliaia di uomini, donne e bambini. E’ la campagna di sensibilizzazione avviata dalla Regione, in collaborazione con l’azienda di trasporti pubblici CTM, in favore delle comunità di stranieri residenti in Sardegna.
Al numero, istituito dal dipartimento per le Pari opportunità, possono rivolgersi anche operatori dei servizi sociali, rappresentanti delle forze dell'ordine, cittadini che vogliono segnalare situazioni di sfruttamento. Il servizio, oltre a offrire informazioni sulle possibilità di aiuto e assistenza, mette in contatto le vittime con i servizi socio-assistenziali territoriali. E' disponibile in più lingue tra le quali inglese, albanese, russo, francese, spagnolo, rumeno, ungherese, arabo, cinese, nigeriano.
In Sardegna nel 2017 si contavano 54.224 stranieri residenti, con un'incidenza femminile pari al 51,3%. Il 48,8% sono europei, il 28,9% africani, il 17,9% asiatici, dalle Americhe proviene il 4,2%, l'Oceania è rappresentata dallo 0,1%.
Tra questi, vi sono gli stranieri appartenenti ad insediamenti più radicati nel tempo, come i cittadini marocchini, tunisini e senegalesi, ma anche i protagonisti delle migrazioni più recenti: cinesi, ucraini, rumeni, e cittadini di altri Paesi dell'Est Europa, comunitari ed extra UE.
"Ritengo fondamentale questa iniziativa per garantire maggiore ampiezza e risonanza al messaggio di aiuto e protezione che vogliamo dare alle vittime della tratta. È necessario favorire - dice l'assessore degli Affari Generali Filippo Spanu - una maggiore sensibilizzazione e consapevolezza sul tema della lotta alla tratta di esseri umani, rafforzando la collaborazione e il dialogo tra istituzioni, enti, università ed associazioni che operano a vario titolo nel campo delle migrazioni".
"CTM ha aderito alla richiesta pervenuta dall'Assessorato degli Affari Generali, Personale e Riforma della Regione Sardegna e ha messo a disposizione i propri canali di comunicazione - dichiara Roberto Porrà, presidente di CTM SpA - Credo che i mezzi pubblici sui quali viaggiano ogni giorno migliaia di persone possano rappresentare un vettore importante per contribuire all'informazione ed eventualmente incoraggiare le vittime della tratta di esseri umani a farsi supportare, utilizzando gli aiuti disponibili".
Foto Ansa