Per ottenere l'annullamento del matrimonio davanti al tribunale ecclesiastico regionale della Sardegna occorre sempre meno tempo, grazie all'abolizione dell’obbligatorietà della doppia sentenza conforme e il ritorno all'appello a istanza di parte.

Per risposarsi, dal momento dell'apertura della causa, basta poco piu' di un anno e mezzo, contro i circa 4 anni precedenti.

Quest'anno sono state proposte 99 nuove istanze per annullare il vincolo matrimoniale religioso: 84 sono state ammesse al processo ordinario e 6 a quello piu' breve. A queste si aggiungono otto processi piu' brevi ammessi dal vicario giudiziario del tribunale diocesano di Cagliari e un processo, con rito ordinario, celebrato in quello di Tempio Ampurias.

All'inizio del 2016 risultavano pendenti 128 cause, secondo il bilancio dell’attività tracciata oggi a Cagliari, al Seminario arcivescovile, dal vicario giudiziale, don Mario Bucciero, in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario del tribunale ecclesiastico regionale.

Al 1 gennaio 2017 risultano prendenti 111 cause con rito ordinario e una con rito piu' breve, circa il 12% in meno rispetto al 2016. In 92 casi le coppie hanno ottenuto il riconoscimento della nullità del matrimonio.

Sono cinque cause hanno avuto esito negativo. Quasi il 65% delle istanze riguarda situazioni di incapacità di uno dei coniugi di esprimere un valido consenso al matrimonio, circostanza che richiede una perizia psicologica e psichiatrica, con il conseguente annullamento dei tempi di almeno tre-quattro mesi. Si e' nettamente ridotta, invece, la percentuale dei casi di simulazione, calate al 31%.