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E' allerta massima dei servizi sanitari e veterinari della Regione per il consumo di carni di maiale e della selvaggina nel Nuorese, soprattutto nel periodo natalizio: nei giorni scorsi, infatti, nelle campagne di Orgosolo sono stati accertati nuovi casi di trichinellosi, una malattia pericolosa per l'uomo, in nove cinghiali abbattuti.
Un appello al consumo di carni controllate è stato fatto oggi nel corso di una conferenza stampa nella sede dell'Istituto Sperimentale Zooprofilattico di Nuoro, al quale hanno partecipato la dirigente del Servizio Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare dell'assessorato alla Sanità Daniela Mulas, il responsabile dell'Isz di Nuoro Ennio Bandino e Pietro Mesina già direttore del reparto Malattie infettive dell'ospedale San Francesco di Nuoro.
"La trichinella è un parassita che colpisce l'uomo - ha spiegato Mulas - in Sardegna c'è quindi un problema di salute pubblica.Il nostro vuol essere un appello accorato a tutti i cittadini e in particolar modo ai ristoratori a non consumare o mettere in tavola carni non controllate. Mi riferisco in particolar modo alle carni di animali allevati allo stato brado. Dalle ultime direttive dell'Unità di progetto i controlli sono obbligatori per tutta la cacciagione e devono essere controllati tutti i maiali allevati legalmente. Sfuggono da questi controlli tutte le attività di pascolo illegale che nel nuorese è un'attività consistente".
Bandino ha ricordato che dal 2005 nel territorio di Orgosolo è sempre stata presente il parassita da trichinella: "La malattia nell'animale non causa sintomatologia- ha affermato il veterinario - ma nell'uomo è una malattia grave che può essere anche mortale. Fino al 2005 era una malattia sconosciuta in Sardegna, in quell'anno si sono presentati tra marzo e dicembre 19 casi. Nel 2007 c'è stato un altro caso e sei persone si sono infettate nel 2011. Dal 2011 il parassita non è stato tuttavia debellato: tutti gli anni abbiamo riscontrato positività alla trichinella di cinghiali, fino ai nove casi di novembre. Un segnale che ci dice che il parassita è ancora presente a Orgosolo e non è escluso che si sia diffuso anche nei territori confinanti".
"Le carni vanno controllate prima di essere consumate - ha aggiunto Mesina -. Il parassita è resistente anche al congelamento e alla cottura, se non praticate con certe temperature. Anche la salazione per quanto riguarda i salumi è a rischio: non bisogna dimenticare che finora tutte le persone sono state infettate dal consumo di salsicce".