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E’ la tecnica complementare al trapianto, che sta prendendo piede anche nell’Isola, in particolare a Cagliari, dove Vincenzo Coni lavora presso il centro Dermatrico Repair, regolarmente autorizzato dal Ministero della Salute: “Ho iniziato ad occuparmi di tricopigmentazione nel 2010 – dice Coni - ispirandomi ai primi lavori che vidi eseguire in America sullo scalpo. Si trattava di trattamenti “grezzi”, ancora troppo poco definiti e raffinati. Al tempo erano i primi passi di questa tecnica, della quale però intuì subito le enormi potenzialità e le possibili applicazioni; tuttavia si era troppo lontani dalle odierne conoscenze ed ancor di più lo si era in Italia, dove questa procedura era addirittura quasi del tutto sconosciuta”.
IL METODO. “Nei due anni successivi – aggiunge Vincenzo Coni - sacrificando intere giornate tra teoria e pratica, mi sono applicato facendo di ogni tentativo un passo in avanti verso un risultato che fosse armonioso e naturale. Il mio obiettivo era quello di raggiungere quanto più possibile la perfezione di tale metodica per ottenere una risoluzione della calvizie, maschile femminile, laddove altre metodiche erano inefficaci. Nel2012 misono messo ulteriormente in gioco e con spirito pionieristico ho fondato la Dermatrico Repair, conscio che avrei intrapreso un percorso fatto di ostacoli e difficoltà”.
IL PORTAVOCE. “Ho letteralmente investito tutto ciò che avevo per viaggiare ed aggiornarmi – evidenzia il professionista - trainato dall’entusiasmo del mio sogno che però spesso si scontrava con la realtà di essere inizialmente un “nessuno”, un perfetto sconosciuto in un mercato potenziale che tuttavia a conti fatti ancora non esisteva. Con gli anni ho però riscosso innumerevoli consensi, sia dalle persone che arrivavano da me da varie parti del mondo per trovare finalmente una risposta ed una soluzione alle loro problematiche di calvizie; sia dagli esperti del settore che sempre più mi hanno riconosciuto come uno dei portavoce della tricopigmentazione a livello internazionale. Sono infatti arrivati in maniera esponenziale negli anni le richieste di collaborazione con ad esempio la Turchia piuttosto che gli inviti a rappresentare l’Italia in veste di relatore in contest di livello internazionale, come accaduto l’anno scorso a Punta Cana e nell’imminente incontro del Cosmoprof di Bologna. Ora la tricopigmentazione ha ottenuto i maggiori consensi, sia dai chirurghi come complemento all' autotrapianto (eseguendo una perfetta copertura della cicatrice di prelievo e delle aree d'innesto) e sia dai quei pazienti che non vogliono farsi operare e possono così optare per un'ulteriore alternativa alla risoluzione del proprio disagio causato dalla calvizie, alopecia aerata o universale. Per affinità è molto simile alla tecnica utilizzata per i tatuaggi ma differisce per diverse particolarità tra cui il macchinario utilizzato, la formazione degli operatori, i pigmenti totalmente bioriassorbibili e l'inserimento dei pigmenti, in quanto inoculati nel derma superficiale.
Tricopigmentazione effetto rasato, crea l'effetto tipico della rasatura dei capelli. Si può effettuare sia a chi ha perso totalmente i capelli (come nel caso dell'alopecia aerata) sia a chi i capelli li sta perdendo. Tricopigmentazione effetto di copertura o di densità: crea un effetto d'infoltimento, togliendo la trasparenza tipica della calvizia.