Tre prostitute, due cittadine cinesi e una transessuale colombiana, sono state uccise a Roma nel quartiere Prati. Le tre sono state ammazzate a coltellate in due diversi appartamenti e gli inquirenti suppongono che la mano sia la stessa.

Secondo quanto si apprende gli inquirenti stanno analizzando i tabulati telefonici delle tre vittime al fine di ricostruire i contatti avuti con i clienti nelle ultime ore nell'idea che si possa avere a che fare con un serial killer. Analizzate anche le telecamere presenti nelle zone di via Durazzo e via Riboty, dove sono avvenuti gli omicidi.

La transessuale di origine sudamericana, in particolare,  è stata trovata morta in un appartamento di via Durazzo. Le due cinesi sono state trovate morte invece in via Augusto Riboty. A dare l'allarme è stato il portiere dello stabile dopo avere trovato sul pianerottolo una donna senza indumenti, dettaglio che fa supporre che stesse tentando di sfuggire al killer. L'altra si trovava all'interno dell'appartamento. 

Seguono alcune foto scattate in via Riboty dall'avvocato Gianfranco Piscitelli, presidente di Penelope Sardegna.

La Scientifica in azione in via Riboty

In alto al centro la finestra dell'appartamento dove sono state assassinate le due donne cinesi.

Polizia e netturbini ispezionano i cassonetti nei pressi dell'appartamento alla ricerca di indizi

La polizia porta via la salma di una delle due donne cinesi assassinate