Ancora incerto il destino occupazionale dei 500 lavoratori dei 35 negozi della catena Trony a marchio Dps Group.  

Domani il Giudice fallimentare del Tribunale di Milano valuterà l’autorizzazione all’esercizio provvisorio dei punti vendita, requisito essenziale per formalizzarne la cessione ad eventuali investitori interessati all’acquisizione e al rilancio aziendale. E’ questo lo scenario che si prospetta al termine del previsto confronto al ministero dello Sviluppo Economico tra i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs e la curatela fallimentare della società del gruppo di distribuzione di elettronica di consumo.

«Il nostro auspicio è che il Tribunale competente domani dia l’autorizzazione all’esercizio provvisorio dei punti vendita» ha dichiarato il segretario nazionale della Fisascat Cisl Mirco Ceotto. «Ci auguriamo che si palesino tempestivamente manifestazioni di interesse volte al mantenimento dei livelli occupazionali e a scongiurare la chiusura definitiva dei punti vendita, sarebbe l’unico modo per risollevare le sorti di almeno parte dei negozi attraverso un serio piano di rilancio e per consentire ai 500 lavoratori l’accesso agli ammortizzatori sociali in continuità non previsti in caso di cessazione di attività» ha concluso il sindacalista.

LA RISPOSTA DI TRONY - GRUPPO GRE (GROSSISTI RIUNITI ELETTRODOMESTICI)

"A tutela del marchio Trony, delle nostre aziende e, soprattutto, dei nostri dipendenti e dei nostri clienti, riteniamo necessario fare chiarezza riguardo alle uscite stampa dei giorni scorsi in alcune delle quali si paventava l’imminente chiusura generalizzata dei punti vendita Trony. Anzitutto vorremmo chiarire che il gruppo Gre, titolare del marchio Trony, presente in Italia dal 1972, è composto da più società, tutte italiane, che detengono oltre 200 punti vendita Trony distribuiti su tutto il territorio nazionale e contano oltre 3.000 dipendenti, con un giro d’affari complessivo di oltre un miliardo di euro. Alcuni organi di stampa -prosegue la nota- hanno riferito delle difficoltà di alcuni punti vendita di proprietà di Dps Group. Dps Group, che è una delle società appartenenti al gruppo Gre, è proprietaria solo di alcuni dei sopracitati oltre 200 punti vendita Trony, distribuiti solo in alcune regioni. La riferita situazione di difficoltà della Dps Group e dei suoi punti vendita in nessun modo può influenzare la restante rete di punti vendita ad insegna Trony, gestita dagli altri soci Gre del tutto autonomi ed estranei alle vicende della Dps Group".

"Non è quindi possibile riferire genericamente i fatti in discussione al 'marchio Trony' come se le problematiche di uno dei soci riguardassero in qualche misura anche gli altri soci del gruppo o addirittura l’insegna nella sua totalità", afferma la nota. Il gruppo Gre "ribadisce la propria volontà di proseguire nello sviluppo sul territorio italiano, annunciando un piano che prevede per il 2018 circa 40 nuove aperture a marchio Trony".