Gli uomini della Sezione “Crimine Diffuso” della Squadra Mobile lo tenevano d’occhio già da qualche tempo.
Per Paolo Jlassi, già conosciuto agli investigatori per piccoli reati contro il patrimonio, ieri pomeriggio si sono aperte le porte del carcere di Uta, dopo che gli agenti all’interno della sua abitazione di via Castelli hanno rinvenuto una pistola a tamburo calibro 22 con matricola abrasa, una balestra in legno ed oltre 100 proiettili.
Sull’arma da fuoco, in perfetto stato di conservazione, verranno effettuati gli accertamenti balistici per verificare se la stessa è stata utilizzata in episodi criminali.