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"Tutti fuori dall'acqua, c'è uno squalo". E' la frase urlata al megafono da un giovane di 21 anni che assieme ha due coetanei ha scatenato il panico fra i bagnati della spiaggia "Le Saline" a Calasetta, nel Sulcis, sulla costa sud occidentale della Sardegna.
Tutto per poter filmare il fuggi fuggi generale mentre uno degli amici, armato di katana, si tuffava in acqua urlando "Lo uccido io lo squalo". La messa in scena, probabilmente, per pubblicare il video in rete.
L'incredibile scherzo si è concluso, però, con l'arrivo dei carabinieri e con la denuncia dei tre per usurpazione di funzioni pubbliche (uno di loro indossava una canotta con la dicitura salvataggio e aveva al collo un tesserino), procurato allarme e porto d'armi e oggetti per offendere. L'episodio è avvenuto ieri pomeriggio alle 16:30 quando nell'area si trovavano circa 400 persone.
I tre giovani sono arrivati in spiaggia e quello che indossava la maglia rossa del salvataggio ha fatto scattare l'allarme e con un megafono ha prima azionato una sirena e poi ha fatto uscire dall'acqua i bagnanti dicendo che era stata segnalata la presenza di uno squalo. Facendo finta di appartenere alla Capitaneria, ha continuato a parlare al megafono invitando la gente ad allontanarsi, innescando il panico tra i bagnanti, tra cui anziani e bambini.
Una volta che tutti si erano allontanati dalla riva, in acqua si è tuffato uno dei giovani amici che brandendo una katana e menando fendenti contro l'acqua urlava "Uccido io, uccido io lo squalo", tutto ripreso dal terzo complice con una videocamera.
Sul posto, chiamati da alcuni bagnanti, sono intervenuti i militari della stazione di Calasetta che hanno identificato i tre sono e li hanno portati in caserma. Sequestrata la spada, la canotta e la memoria della videocamera con il filmato.