Jalal Hassissou e Soufyane El Khedar sono colpevoli di omicidio volontario e dovranno scontare 21 anni di carcere a testa per l'assassinio di Zeneb Badir, la donna marocchina, come i suoi carnefici, morta il 23 luglio 2018, dopo essere stata massacrata di botte a Baia Sardinia, in Gallura.

La condanna per i due di 40 e 36 anni – così come riporta l’Ansa Sardegna - è arrivata con la sentenza pronunciata dalla Corte d'assise di Sassari, presieduta da Massimo Zaniboni. Il pm Gregorio Capasso aveva chiesto l'ergastolo. Entrambi gli avvocati della difesa, Cristina Cherchi e Agostinangelo Marras, avevano chiesto l'assoluzione.
    La donna – come si legge sempre dall’Ansa Sardegna - era stata pestata e lasciata per ore agonizzante in casa, prima di essere accompagnata alla guardia medica di Arzachena e quindi all'ospedale di Olbia, dove era arrivata già in coma. I due avevano prima spiegato che le lesioni erano dovute a una caduta. Poi Soufyane El Khedar era crollato e aveva confessato il pestaggio, dichiarando però che lui aveva solo assistito e anzi aveva tentato invano di fermare l'amico.