La Corte d’Assise d’Appello ha concesso le attenuanti generiche equivalenti e ridotto la pena a 14 anni di carcere per Massimiliano Mallus (foto in alto a sinistra), il 56enne accusato di aver ucciso sorella Susanna, di 55, con 18 coltellate per questioni di eredità la notte tra il 28 e il 29 giugno del 2019.

Oggi si è tenuta l’udienza d’appello durata circa quattro ore. Tramite i suoi legali lo zio imputato si è detto pentito e ha chiesto di poter incontrare il nipote, Francesco Borriello, figlio unico della vittima, difeso dall’avvocato Gianfranco Piscitelli (nella foto in alto a destra), dichiarando anche di non volersi sottrarre al risarcimento.

LE REAZIONI Il figlio, Francesco Borriello è deluso nei confronti della Giustizia per la riduzione di pena, fa sapere il suo difensore, poichè non riesce a capacitarsi del come si possa commettere un delitto così efferato per poi trovarsi con mille sconti di pena e quindi uscire dal cercere dopo qualche anno mentre la madre non tornerà mai più. L'avvocato Piscitelli, più avvezzo a tali situazioni, sottolinea che il vero problema secondo lui è stato il giudizio di primo grado per la mancata contestazione dell'aggravante della premeditazione che a duo avviso vi stava tutta.

IL DELITTO La donna era stata assassinata all'interno della sua abitazione, in via Europa a Quartu Sant'Elena. Il fratello era stato rintracciato in stato confusionale e aveva subito confessato l'omicidio, avvenuto davanti agli occhi dell'anziana madre. Sulla sorella si era accanito con 18 coltellate. Lo scorso anno, a maggio 2020, la giudice Manuela Anzani aveva inasprito la pena, di 16 anni, rispetto alla richiesta del pm Alessandro Pili, che aveva sollecitato 14 anni e 8 mesi partendo da una base di 22 anni con la riduzione di un terzo per la scelta del rito abbreviato.