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La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a 10 anni di carcere, più 3 di libertà vigilata a fine pena, per Enrico Pani, cagliaritano di 64 anni, accusato dell’omicidio del fratello nel 2008.
La sentenza di terzo grado, che ha confermato quelle di primo e secondo, è stata emessa ieri, 10 luglio 2017.
Il dieci dicembre di nove anni fa in un appartamento di via Eleonora D’Arborea 55 fu rinvenuto il cadavere, seminudo e completamente tumefatto da violenti percosse, di Giancarlo Pani, 62enne nato a Cagliari.
La morte risaliva a due-tre giorni prima.
A scoprire il corpo privo di vita fu il fratello maggiore Enrico, sul quale furono da subito orientati i sospetti da parte dei militari del Nucleo investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Cagliari.
Tra i due, infatti, secondo le indagini da parte degli inquirenti, esistevano dei rancori mai ammessi da Enrico Pani.
Secondo quanto accertato dai militari, l'uomo faceva pressioni sul fratello Giancarlo per vendere l’appartamento di via D’Arborea da loro ereditato e dove appunto la vittima viveva.
Vari i tentativi di depistaggio messi in opera dal 64enne, che, inoltre, ha sempre negato di aver contattato telefonicamente il fratello tre giorni prima del rinvenimento del cadavere, cosa che è invece emersa dai tabulati telefonici.
L'uomo è ora rinchiuso nel carcere di Uta.