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La gup di Oristano Federica Fulgheri ha rinviato a giudizio Giorgio Meneghel, il 54enne reo confesso dell'omicidio della moglie, Daniela Cadeddu, 51 anni, con la quale viveva da separato in casa in uno stabile di via Roma a Zeddiani, nell'Oristanese. Il processo si terrà il prossimo 24 maggio in Corte d’assise a Cagliari.
I fatti risalgano al 5 febbraio 2022: la donna venne uccisa nel sonno a martellate, almeno due i colpi letali inferti. Pochi minuti dopo Meneghel chiamò i carabineiri e confessò, "Ho ucciso mia moglie, venite subito". L'uomo, difeso dall'avvocata Francesca Accardi, questa mattina è comparso davanti alla gup di Oristano che lo ha rinviato a giudizio con l'accusa di omicidio volontario aggravato.
A novembre una perizia psichiatrica aveva stabilito che l'imputato era capace di intendere e volere al momento di compiere il delitto. Nei vari interrogatori non ha mai cercato giustificazioni, consapevole dell'atrocità commessa che per lui, però, rappresentava "l'unica via d'uscita". Un movente preciso non è mai emerso, Meneghel ha sempre parlato di difficoltà economiche, problemi di salute (suoi e della moglie) e la paura di non poter più lavorare e riuscire a campare.