Perizia psichiatrica per Claudio Dettori, il 24enne già condannato in primo grado all'ergastolo per aver ucciso a martellate Antonio Fara, due anni fa nel suo appartamento. Lo ha deciso questa mattina la Corte d'appello di Sassari, dove si sta svolgendo il dibattimento dopo il ricorso presentato dai legali di Dettori contro la sentenza di primo grado.

Ad aprire la strada verso una perizia è stato l'avvocato difensore, Giuseppe Onorato, che in udienza ha chiesto l'acquisizione agli atti della relazione psichiatrica sulla condizione del proprio assistito, redatta dagli specialisti del carcere di Uta, dove Dettori era stato trasferito a gennaio su disposizione dell'autorità giudiziaria proprio per essere sottoposto a un periodo di osservazione. La relazione è stata richiesta immediatamente dalla cancelleria e consegnata alla Corte e alle parti poco dopo.

In base a quanto riportato nel documento, letto in aula dalla procuratrice generale Gabriella Pintus, Claudio Dettori "appare fuori contatto con la realtà e assorbito nelle proprie fantasie. Sono presenti severe distorsioni nelle interazioni con il proprio ambiente che lo possono rendere di volta in volta ostile, risentito, provocatorio, inetto o incompetente". "La relazione evidenzia sintomi tipici delle condizioni dissociative come derealizzazione ed esperienze sensoriali alterate, con prevalenza di una condizione psicotica quali allucinazioni e convinzioni deliranti. È possibile inquadrare il disturbo nello spettro schizofrenico a sfondo paranoideo, con compromissione del livello di funzionamento nell'ambito delle relazioni interpersonali". La stessa procuratrice ha chiesto quindi la perizia psichiatrica, richiesta cui si è rimesso anche l'avvocato di parte civile Simone Pisano. Il 5 maggio la Corte conferirà l'incarico al professionista Paolo Milia.