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Prima seduta di analisi psichiatrica per Claudio Dettori, il 24enne sassarese condannato in primo grado all'ergastolo per l'omicidio di Antonio Fara, barista di 47 anni ucciso due anni fa a martellate nel suo appartamento.
Oggi l’imputato è stato sottoposto alla prima seduta, come disposto dalla Corte d'appello di Sassari, su richiesta dell'avvocato difensore Giuseppe Onorato. Questa mattina la Corte, presieduta da Maria Teresa Lupinu, ha conferito l'incarico al professionista Paolo Milia e ha accolto anche la richiesta della procuratrice generale, Maria Gabriella Pintus, di nominare un proprio perito, indicato nella figura dello psichiatra Pietro Pietrini.
Subito dopo l'udienza, lo psichiatra Paolo Milia ha svolto un primo incontro con Dettori, iniziando così le operazioni peritali. L'imputato ha negato il consenso alla videoregistrazione dei colloqui con i periti. Il professionista incaricato dalla Corte d'appello ha 30 giorni di tempo per stilare una relazione con il profilo psichiatrico di Dettori, per chiarire se sia in grado di intendere e di volere e di poter affrontare coscientemente il dibattito in aula. I risultati della perizia saranno illustrati e discussi nell'udienza del 26 giugno prossimo.
All'epoca del delitto, l'imputato, senza fissa dimora, era ospite di Fara da circa 2 mesi. Il 22 aprile del 2021 il barista fu trovato morto in casa, ucciso a colpi di martello. Dal primo momento i sospetti ricaddero su Dettori. Prima di scappare, il giovane aveva telefonato alle forze dell'ordine denunciando un possibile omicidio nell'appartamento. Fu rintracciato e arrestato a tarda sera in un giardino alla periferia di Sassari. In una dichiarazione spontanea resa in un delle precedenti udienze, Dettori aveva contestato testimonianze e relazioni scientifiche che lo incolpano, soprattutto le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona che lo aveva ripreso mentre entrava e usciva dall'appartamento in orari compatibili con il delitto.