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Ugo Cappellacci non nasconde la commozione davanti a quella che sembrava un'impresa impossibile e che oggi ha invece portato in Sardegna, al sicuro dalla guerra, 48 bambini e una trentina di adulti ucraini
"Vedere la serenità e la felicità negli occhi di questi bambini dopo tanta sofferenza e paura, è per me come avere avuto un quarto figlio. Loro sono il mio quarto figlio". Il parlamentare sardo, con l'Unione interparlamentare per l'amicizia tra Italia e Ucraina, è andato a prenderli al confine fra la Polonia e l'ex stato sovietico.
Hanno portato nel Paese in guerra generi di prima necessità e sono tornati nell'isola stamattina con i bambini ucraini e i loro sorrisi: "Abbiamo potuto portare in Sardegna una cinquantina di loro, ma là, sotto le bombe, ne restano ancora 150 del gruppo con cui siamo in contatto. Faremo di tutto per salvare anche loro, e se sarà necessario siamo pronti a rimetterci in viaggio verso l'Ucraina, tornare là e portare in salvo anche gli altri bambini", dice Cappellacci mentre si trova sul pullman che accompagna i profughi da Olbia, dove sono arrivati stamattina con la nave della Grimaldi.
A Cagliari, l'arrivo è previsto intorno alle 13.30 con tappa a Terramaini: nel capoluogo i piccoli profughi saranno ospitati nelle strutture individuate alla macchina dell'accoglienza sarda.