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Oltre un migliaio di studenti hanno attraversato le città di Nuoro e Lanusei per mandare un segnale forte dal cuore della Sardegna contro la guerra e consegnare a fine manifestazione, la bandiera dell'Ucraina e un mazzo di fiori ai rispettivi sindaci Andrea Suddu e Davide Burchi come gesto simbolico per suggellare la pace.
Una manifestazione promossa dall'Istituto superiore Francesco Ciusa di Nuoro e dall'Istituto superiore Leonardo da Vinci di Lanusei, in una sorta di gemellaggio che ha visto i ragazzi uscire silenziosamente dalle rispettive scuole e attraversare le città prima di raggiungere i municipi.
"L'iniziativa vuole essere un gesto di vicinanza alle popolazioni colpite dalla guerra ma anche un momento di elaborazione per i ragazzi nel quale si uniscono emozione e riflessione - ha detto la dirigente scolastica dell'istituto Ciusa Silvia Meloni - Un'iniziativa che afferma la pace contro la guerra e la speranza e la solidarietà contro l'odio".
"Circa 900 studenti hanno partecipato alla manifestazione - ha sottolineato il preside dell'istituto Leonardo da Vinci Giovanni Marcello - L'iniziativa vuole avere una valenza educativa per i ragazzi, nel segno dell'appello di Papa Francesco che ha esortato i credenti e non credenti a esprimersi in favore pace. I nostri due istituti hanno voluto fare proprio questo: rivendicare la pace, dire no a questa guerra e manifestare solidarietà al popolo ucraino che la stanno subendo".
"Vogliamo che si discuta civilmente e democraticamente, nella guerra chi ci perde è sempre il popolo - ha affermato la studentessa Susanna Fele dell'istituto Ciusa - Basta ostilità e violenza, siamo contrari alle guerre economiche dei governanti. Solidarietà al popolo ucraino ma anche a quei russi che questa guerra non la vogliono e la subiscono".
"Siamo qui per affermare con questo piccolo gesto la solidarietà al popolo ucraino. Basta guerra si risolvano le questioni per le vie diplomatiche" è l'esortazione di Gabriel Nieddu, compagno di scuola di Susanna.
"Quella di oggi è la dimostrazione della presa di posizione forte dei ragazzi contro questa guerra e il loro gesto di vicinanza al popolo ucraino - ha concluso il sindaco Andrea Soddu - In questo momento abbiamo il dovere di ascoltare i giovani e di parlare con loro".