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I carabinieri della compagnia di Jerzu hanno perquisito a Tertenia lo studio medico di Alba Veronica Puddu. La dottoressa di 48 anni e' indagata dopo che a un inviato della trasmissione tv "Le Iene" era stato diagnosticato un inesistente tumore, quando si era finto suo paziente per un servizio andato in onda il 19 novembre scorso.
La procura di Lanusei ha disposto il sequestro della strumentazione tecnica in dotazione, per verificarne caratteristiche e stato di efficienza: in particolare, undici dispositivi, fra cui ecografi e apparecchiature a ultrasuoni, terapia che la dottoressa utilizzava per i tumori.
La dottoressa e' indagata per omicidio, lesioni personali, circonvenzione di incapace e truffa continuata. (Sono stati sequestrati anche computer, dispositivi informatici e telefonici, agende, documentazione medica e ricevute di pagamento.
La procura aveva gia' acquisito i filmati delle "Iene" e sentito persone informate sui fatti, fra le quali un medico legale che aveva constatato due decessi di malati oncologici pazienti della dottoressa Puddu, alcuni familiari delle persone decedute e altri pazienti. E' stata anche acquista documentazione clinica nelle varie strutture sanitarie e ospedaliere.
Gli inquirenti sospettano che non producessero alcun effetto positivo le terapie somministrate dalla dottoressa a malati di tumore o di altre patologie e, in qualche caso, a persone sane indotte a credere di avere malattie piu' o meno gravi.
Il dubbio che gli inquirenti stanno cercando di chiarire e' che il ricorso alle cure nello studio di Tertenia abbia aggravato le condizioni di alcuni pazienti e, addirittura, ne abbia provocato la morte dopo che avevano abbandonato le terapia convenzionali per sottoporsi a cure a base di ultrasuoni, "radiofrequenze" e "rivitalizzazione del sangue".
Secondo quanto emerso finora dalle indagini, alla dottoressa di Tertenia si erano rivolti anche pazienti provenienti dal Cagliaritano e dall'Oristanese e dal Piemonte, in particolare dal Torinese. Il procuratore di Lanusei Biagio Mazzeo ha rivolto un appello alle persone che abbiano informazioni utili alle indagini affinche' si presentino ai carabinieri per sporgere denuncia o per riferire quanto sanno.